Pordenone, 11 set - In occasione del 50.mo anniversario del patto di gemellaggio fra Roma e Parigi, la città di Roma ha organizzato una manifestazione per commemorare la vita del grande esploratore d'Africa, Pietro Savorgnan di Brazzà (Roma 1852 - Dakar 1905), discendente della nobile famiglia friulana dei Savorgnan.
All'inaugurazione della mostra, allestita negli spazi dell'Auditorium - Parco della Musica, con l'assessore comunale di Roma, Jean Leonard Touadi, è intervenuto l'assessore regionale alla Cultura, Roberto Antonaz, presenti anche la viceministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli, il sindaco di Moruzzo, Carletto Dreosso, l'ambasciatore della Repubblica del Congo a Roma, Dekamo Mamadou Kamara, il sindaco di Brazzaville, Hugues Ngouolondndele, il segretario generale della Fondazione "Pietro Savorgnan di Brazzà", Jean Marie Kamba, con la segretaria della Fondazione e redattrice del "Depeche de Brazzaville", Belinda Ayessa, il consigliere culturale dell'Ambasciata della Repubblica del Congo in Italia, Albert Kibangou.
Italiano di nascita e francese di adozione, questo grande umanista ha lasciato un messaggio universale di giustizia e di pace, eredità testimoniata ancora oggi dal nome della capitale della Repubblica del Congo, Brazzaville.
Il filo conduttore della mostra è il messaggio, tramandato da Brazzà, di non violenza ma anche di dialogo come ponte fra culture. Nel mondo di oggi, così segmentato, un tale messaggio assume vivissima urgenza. Nel panorama della storia coloniale dell'Africa centrale del XIX secolo, questo esploratore si è infatti imposto come figura che respingeva il razzismo della sua epoca, avvolgendo in un abbraccio ideale le popolazioni africane, con rispetto ed equanimità.
Per tutti questi aspetti del personaggio, secondo l'assessore Antonaz, è importante che Pietro Savorgnan di Brazzà venga ricordato e per questo, manifestando al Comune di Roma il più vivo compiacimento per l'iniziativa, si è fatto interprete della richiesta che la mostra, dopo Roma, possa essere portata nel Friuli Venezia Giulia.
ARC/NNa