(ACON) Udine, 23 set - Sono già passati 79 anni, eppure il
sacrificio di Salvo D'Acquisto continua a parlare alle nostre
coscienze. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale a
margine della cerimonia di oggi a Udine, dove su iniziativa
dell'Associazione nazionale carabinieri è stata deposta una
corona d'alloro per ricordare l'eroica scelta del vicebrigadiere
dell'Arma.
Per evitare una tragica ingiustizia - il rastrellamento di
ventidue civili innocenti deciso dalle Forze armate tedesche come
rappresaglia per un'esplosione fortuita del giorno precedente che
aveva provocato la morte di due paracadutisti teutonici - il 23
settembre del 1943 il giovane militare napoletano si autoaccusò
dello scoppio ottenendo in cambio la liberazione degli abitanti
di Palidoro, il paese del Lazio nel quale prestava servizio. Un
gesto che gli costò la vita e per il quale venne poi insignito
della medaglia d'oro al valor militare.
La storia di Salvo D'Acquisto ci indica - ha osservato ancora la
massima carica dell'Assemblea legislativa regionale - il valore
del sacrificio per il bene comune. In una situazione drammatica,
di fronte alla prospettiva concreta della barbara uccisione di
paesani scelti a caso, tra i quali anche due ragazzini, il
carabiniere decise di consegnare la sua vita, il massimo
sacrificio possibile, per consentire ad altri di continuare a
vivere.
È una scelta che può sembrare impensabile nel tempo che stiamo
vivendo, in una società piena di egoismi, dove l'individualismo e
la ricerca del benessere per se stessi sono diventati per molti
l'unico possibile codice di comportamento. Ma proprio per questo
la storia del carabiniere deve farci riflettere sul valore e sul
senso della vita, nostra e degli altri, ha concluso il presidente.
Alla cerimonia erano presenti il prefetto di Udine, Massimo
Marchesiello, i generali dei Carabinieri Francesco Atzeni,
comandante della Legione Fvg, Luigi Federici e Michele Ladislao,
ispettore generale dell'Anc, assieme al vicesindaco di Udine e ai
labari di numerose associazioni combattentistiche e d'Arma. Dopo
l'omaggio al cippo che ricorda l'eroe, nella strada che porta il
suo nome, è stata celebrata una messa nella vicina chiesa del
Buon Pastore.
ACON/RED