(ACON) Trieste, 18 set - Secondo il Gruppo consiliare regionale
del Movimento 5 Stelle, la Giunta come al solito si vuole
intestare il merito della chiusura dell'area a caldo della
Ferriera di Servola, a Trieste, maa non può essere certo qualche
fuoco d'artificio a far dimenticare come siano andate le cose.
Se si è arrivati al punto in cui ci si trova, per i pentastellati
vanno ringraziati i cittadini, che si sono battuti per ottenere
il risultato, e l'allora ministro dello Sviluppo economico che ha
firmato l'accordo di programma per la riconversione.
Per i rappresentanti regionali del M5S, l'atteggiamento di Giunta
e Centrodestra è stato soltanto a parole contrario allo
stabilimento di Servola, quando nei fatti si è proseguito in
continuità con le amministrazioni precedenti, con la concessione
di ulteriori proroghe. La loro unica azione, per il Gruppo M5S è
stata quella di aspettare che la proprietà programmasse il
superamento dell'area a caldo per motivazioni economiche.
Nel frattempo, secondo l'analisi dei pentastellati riportata
nella loro nota, l'assessore regionale all'Ambiente ha sempre
sostenuto che la Ferriera rispettava tutte le prescrizioni,
mentre si continuavano a superare i limiti per il rumore e
mancava la copertura dei parchi minerali e fossili, che non era
possibile aggiornare i valori limite delle polveri e che non
erano presenti i limiti massimi per le emissioni acustiche, fino
a dichiarare pubblicamente che l'Autorizzazione integrata
ambientale era di competenza ministeriale e non regionale, per
scaricare le responsabilità.
A loro dire, si tratta di falsità che non hanno fermato chi, come
ministero e cittadinanza, ha lavorato davvero per tutelare
l'ambiente e i posti di lavoro, portando a casa un risultato di
cui ora la Giunta regionale si prende meriti che non ha.
ACON/COM/red