CULTURA E IMPRESA SI INCONTRANO A VILLA MANIN

(ARC) Villa Manin di Passariano, 15 Jul - Protagonista il Friuli Venezia Giulia, che gioca un suo ritrovato fattore geopolitico, una nuova centralità con un'Europa che si allarga ad Est ed offre a questa regione uno spazio dove il fare innovazione si coniuga con la capacità di attrarre impresa, di trasferire conoscenza, integrando sistemi economici e sociali profondamente diversi. Un disegno politico che Riccardo Illy, presidente della Regione, declina e traduce anche attraverso l'arte e la cultura che, dice, con l'impresa e non da oggi, ha legami lontani da riannodare. E sono le architetture settecentesche della Villa dei Manin a Passariano a fare da sfondo ad un dialogo che si apre tra mondi non simili ma certo non contrapporti. Attorno ai tavoli di un incontro di lavoro, Illy invita l'alta finanza e l'impresa che ha fatto la fortuna del modello Nord Est; invita intellettuali di spicco e manager, opinionisti e politici per superare una estraneità che non ha ragione d'essere, visto che arte e impresa condividono fondamentali caratteristiche: dall'affidare alla capacità di essere innovativi le rispettive fortune, al dare valore a precise e non rinunciabili categorie estetiche. Puntuale la regia che ha collocato l'evento di questa sera sulla scenografica terrazza che chiude la facciata della Villa allungandosi nelle barchesse. Ed è qui che si incrociano nomi come quelli dell'oxfordiano Davide Croff, attuale presidente della Biennale di Venezia, e di Franco Bernabè, manager anche lui transitato ai vertici della stessa rassegna d'arte. Non mancano i Benetton e gli Zoppas, i Polegato e i Rana. I presidenti di Assindustria veneta e friulana, di società multiutility: da Tommasi di Vignano a Gutty e Paniccia. Non mancano il presidente del Veneto Galan, della Provincia di Trento Dellai e Soru, neogovernatore della Sardegna, imprenditore, come Illy, prestato alla politica. E ancora Cesare Farsetti, presidente di Xelidon nuova Banca internet di Unicredito, e Antonini (Fincantieri), Zamò e Lovato (Credito cooperativo e Ice); giornalisti e opinionisti come Alberto Statera, Barbieri e Gambarotta. E c'è Isaac Getz, docente di management delle idee alla Escp di Parigi, studioso geniale di un approccio aperto e partecipativo (contro l'attuale che giudica chiuso ed elitario) all'innovazione. Prima dell'incontro, uno sguardo alla mostra che Villa Manin, nuovo centro di arte contemporanea, propone quasi a suggerire che anche questo è innovazione. Accanto a Illy, anche gli assessori Sonego, Bertossi e Antonaz.