Udine, 9 sett - La Regione ha sempre collaborato con il mondo
della ricerca medica e dell'università e continuerà a farlo,
stringendo un'alleanza ancora più forte per affrontare i profondi
cambiamenti che stiamo vivendo in questo particolare e difficile
momento storico.
Lo ha rimarcato questo pomeriggio il vicegovernatore con delega
alla Salute del Friuli Venezia Giulia, intervenuto al convegno
"Sense of science" svoltosi all'auditorium "Comelli" di Udine. Il
simposio, organizzato dall'Ateneo del capoluogo friulano, ha
visto la partecipazione di esperti di levatura internazionale,
alcuni ai vertici di istituzioni di ricerca di grandissimo
prestigio come il Consiglio nazionale delle ricerche e l'Istituto
superiore di sanità.
Nel ringraziare l'Università di Udine per aver promosso un
confronto di così alto livello, l'esponente della Giunta ha
sottolineato l'importanza della collaborazione e della sinergia,
con la prima finalità di dare una risposta adeguata ed efficiente
alle richieste di salute del cittadino che è il primo soggetto al
centro della riforma sanitaria del Friuli Venezia Giulia.
Il convegno, che continuerà anche domani, ha l'obiettivo di
cercare di capire cosa succederà in futuro nella ricerca e nella
sanità, nei prossimi 2-3 anni nell'ambito specifico della
patologia cardiovascolare e nei prossimi 10-20 anni nell'ambito
della ricerca. Un plauso, in tal senso, è giunto dal
vicegovernatore, che ha ricordato come, purtroppo, a volte delega
e fiducia nei confronti dei professionisti della salute e della
ricerca vengano messe in discussione, in tempi non semplici per
chi lavora con dedizione e passione in questi settori.
L'esponente della Giunta ha sottolineato, in chiusura, quanto
oggi più che mai sia necessario modificare modelli organizzativi
e gestionali in ambito sanitario, per fornire una appropriata e
adeguata risposta di salute alla popolazione del Friuli Venezia
Giulia, seconda in Italia per anzianità e agli ultimi posti per
natalità.
ARC/PT/al