Trieste, 26 ago - Con l'approvazione del Piano regionale della
mobilità ciclistica il Friuli Venezia Giulia si conferma la prima
Regione italiana a dotarsi di un uno strumento programmatorio
integrato con i piani ciclabili comunali e orientato allo
sviluppo di una rete che promuove l'uso della bicicletta non solo
a fini turistici o per brevi tragitti, ma anche per gli
spostamenti casa-lavoro e casa-scuola.
È questo, in sintesi, quanto evidenziato dall'assessore regionale
alle Infrastrutture dopo il via libera della Giunta regionale al
documento, sviluppato per essere dinamico e facilmente
aggiornabile, che contempla la realizzazione in Friuli Venezia
Giulia di nove ciclovie: l'Alpe Adria (FVG 1), quella del mare
Adriatico (FVG 2), la pedemontana (FVG 3), quelle delle Pianure
(FVG 4), dell'Isonzo (FVG 5), del Tagliamento (FVG 6), del Friuli
(FVG 7), della Carnia (FVG 8) e delle Acque (FVG 9).
Complessivamente la rete ciclabile prevista dal Premoci si
estende per 1.300 chilometri, 473 dei quali sono già
percorribili, in gran parte lungo assi principali come la
ciclovia Alpe Adria, che da Tarvisio permette di raggiungere
Grado, integrandosi con la ciclovia del mare Adriatico da Trieste
a Venezia, al momento in fase di realizzazione. Per completare la
realizzazione dei percorsi già progettati della rete ciclabile
sono già stati destinati 18 milioni di euro a valere su fondi
comunitari del Por-Fesr, mentre ulteriori 28 milioni, tra fondi
ministeriali e del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono
destinati all'ultimazione della ciclovia FVG2.
Come evidenziato dall'esponente della Giunta uno dei punti di
forza del Piano regionale della mobilità ciclistica è la capacità
di collegare alcuni assi europei alle località più piccole,
implementando grazie all'integrazione con la rete del trasporto
pubblico locale, un sistema basato sull'intermodalità. In questo
modo si promuove, in un'ottica green, la mobilità ciclabile anche
come mezzo di trasporto per raggiungere gli istituti scolastici e
i luoghi di lavoro: un percorso sviluppato grazie al
coinvolgimento nella definizione del Premoci, oltre che dei
Comuni, anche delle imprese, che hanno avuto modo di segnalare le
esigenze dei propri dipendenti. Quattro delle nove ciclovie
previste in Friuli Venezia Giulia, ovvero l'Alpe Adria, la
pedemontana, quella del Tagliamento e quella della Carnia
contemplano collegamenti intermodali terresti, mentre quella del
mare Adriatico prevede anche l'integrazione con mezzi di
trasporto via mare, collegando cose le località costiere della
regione.
Il Piano, che ha già ottenuto il parere favorevole della IV
Commissione consiliare e del Consiglio delle Autonomie locali, è
complementare ai Biciplan comunali, per i quali la Regione ha già
erogato contributi a 110 amministrazioni locai con la previsione
di tracciati lineari, continui e sicuri che collegano sia le
principali città e i centri intermodali sia gli abitati di
dimensioni minori.
ARC/MA/pph