(ACON) Trieste, 2 ago - La nuova norma regionale
sull'immigrazione arriverà in autunno ma, in attesa di quella
scadenza, i riflettori rimangono puntati sul Programma
Immigrazione 2022 nei confronti del quale la VI Commissione
permanente, riunita a Trieste nell'emiciclo di piazza Oberdan, ha
espresso parere favorevole a maggioranza.
In precedenza, prima di affrontare i contenuti specifici della
deliberazione 1.086 della Giunta regionale, la Commissione aveva
già concesso il via libera anche alla 1.014, incentrata invece
sul Programma triennale per l'edilizia scolastica 2022-24.
Presentato dall'assessore regionale ad Autonomie locali, Funzione
pubblica, Sicurezza e Politiche dell'immigrazione, questo secondo
pronunciamento è arrivato con i voti negativi manifestati da
Gruppo Misto, Pd e Patto per l'Autonomia, mentre gli esponenti
del M5S si sono astenuti.
Approvato in via preliminare dalla Giunta il 22 luglio scorso e
trasmesso anche al Consiglio delle autonomie locali (Cal) ai fini
dell'ottenimento del parere di competenza, il provvedimento
comprende risorse per 4 milioni e 337mila euro. Cifra che tiene
conto dello stanziamento iniziale di 7 milioni e 200mila euro
tramite legge di stabilità, ma anche dei 2 milioni e 762mila
dovuti agli Enti locali per il rimborso delle spese per i Minori
stranieri non accompagnati (Msna) sostenute nel corso del III
trimestre 2021, ma rinviate al 2022 causa esaurimento dello
stanziamento stesso.
Mentre è in corso di diramazione il regolamento per le strutture
riservate ai minori, l'assessore ha dettagliato in merito a
quello che sarà dunque l'ultimo Programma Immigrazione con
l'attuale formato e la stessa norma di riferimento, ricordando
che nel documento i fondi vengono suddivisi tra varie azioni. A
partire dai rimborsi agli Enti locali per i Msna, definiti la
posta più importante che riguarda ora anche i primi tre trimestri
del 2022, per un totale di 3 milioni e 567mila euro (compresivi
di rimborso agli Enti locali per i neo maggiorenni).
Il programma Fvg in rete contro la tratta per far emergere i
fenomeni di sfruttamento legati ai flussi migratori sarà
finanziato con 150mila euro, mentre il fondo di rotazione e
garanzia si articolerà su micro prestiti erogati tramite il Terzo
settore a vantaggio dei soggetti che hanno trovato lavoro, ma
manifestano il bisogno di affrontare le prime spese come
contratti di affitto e mobilio.
Per il Bando di integrazione scolastica sono altresì previsti
500mila euro con ulteriori 120mila destinati al contrasto al
fenomeno della radicalizzazione. Nell'ambito dell'assestamento,
infine, sono state poste ulteriori risorse attraverso variazioni
tabellari e la delibera, già nel dispositivo finale, individua le
prime due azioni quale destinazione per la locazione di ulteriori
risorse disponibili.
Nel corso del dibattito perplessità sono state espresse dagli
scranni della Minoranza dove il M5S avrebbe desiderato ulteriori
precisazioni numeriche per affrontare alcune criticità. In tal
senso, l'assessore si è detto disponibile a descrivere in seguito
il quadro complessivo per utilizzarlo in occasione di simulazioni
future, partecipando anche a un'eventuale audizione.
All'aperta contrarietà del rappresentante del Gruppo Misto ha
fatto eco il Partito democratico nell'evidenziare le difficoltà
di programmare quando non è possibile godere di una visione
complessiva chiara e senza doversi confrontare con un'ottica
evidenziata come mono direzionale e rivolta ai minori stranieri
non accompagnati.
Sul fronte della Maggioranza, pieno apprezzamento è stato
espresso invece dalla Lega nei confronti di un piano definito di
grande equilibrio e adatto al periodo attuale, dimostrando anche
sensibilità nei confronti dell'accoglienza, nonostante confini
dipinti come colabrodo e l'impossibilità di comprendere realmente
il numero degli arrivi, l'età dei singoli e i loro reali
obiettivi.
ACON/RED