(ACON) Trieste, 29 lug - "Una manovra cospicua e straordinaria,
che non ha precedenti". Così il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, ha riassunto il ddl 117 che mette
in movimento risorse per 812 milioni di euro. Un Assestamento
approvato in modo compatto dalla Maggioranza di centrodestra,
mentre tutte le Opposizioni hanno bocciato il provvedimento di
bilancio (27 voti contro 17 il computo numerico).
Il presidente della Giunta regionale ha ricordato che "questi 812
milioni non piovono dal cielo, ma sono il frutto di scelte che
abbiamo assunto nei momenti di difficoltà, puntando su crescita e
competitività anche nel periodo della pandemia, e della
rinegoziazione dei patti finanziari con il Governo". Alla vigilia
di "un cambiamento economico epocale" destinato a mandare in
pensione il modello della globalizzazione aperta, il governatore
è convinto che si debba puntare su nuovi modelli energetici, e ha
ricordato a questo proposito gli investimenti previsti dal ddl
117 e il protocollo con Slovenia e Croazia sulla valle
dell'idrogeno.
"Tra gli elementi innovativi anche i programmi siccità zero, con
le risorse per i piccoli invasi e gli studi di fattibilità sul
riuso dell'acqua: siamo - ha concluso Fedriga - la prima Regione
in Italia che va verso impianti di desalinizzazione, e nei
prossimi mesi ci confronteremo anche con aziende israeliane
leader in quel settore. Mi stupisco dunque quando ci si accusa di
non avere progettualità".
Parlando a nome dell'intero centrodestra, Alessandro Basso (FdI)
ha definito la manovra "ricca nel senso nobile del termine. "È
l'assestamento della maturità politica, dimostrata in tutti i
settori, in un momento di grande complessità".
Roberto Cosolini (Pd) ha invece motivato il no del suo partito
con la convinzione che "si potesse fare di più e meglio",
contestando in particolare i fondi agli enti locali "concessi
senza criteri". Ilaria Dal Zovo (M5S) si è rammaricata per il no
"ai tanti emendamenti che abbiamo proposto per migliorare la
manovra". Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, ha parlato di
"fine del percorso di collaborazione che aveva caratterizzato il
periodo della pandemia", mentre Massimo Moretuzzo ha ribadito il
giudizio negativo del Patto per l'Autonomia, lamentando il
mancato confronto con le Opposizioni, pur apprezzando l'impegno
dei 20 milioni sull'Aussa Corno. Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg) ha parlato infine di "denaro sperperato" paventando il
rischio di inflazione e di aumento delle disparità.
In precedenza erano stati rapidamente approvati gli ultimi
articoli del ddl, di natura finanziaria, con il via libera ad
alcuni emendamenti di Giunta, uno dei quali amplia i contorni del
canale contributivo rivolto alle emittenti radiotelevisive,
aumentandone la dotazione finanziaria. Via libera, su proposta di
Alesssandro Basso (FdI), anche a un sostegno alle organizzazioni
di volontariato che promuovono cultura e pratica cattolica
attraverso la radiodiffusione sonora. Cristian Sergo (M5S) ha
invece riproposto il problema dei fondi ancora a disposizione
nell'ambito del budget per il parziale rimborso ai soci di
Cooperative operaie di Trieste e Coopca, senza convincere
l'assessore alle Finanze Barbara Zilli sulla bontà dei suoi
emendamenti.
Prima del voto finale, la Giunta regionale - per voce di Zilli -
ha dato il via libera anche a 47 ordini del giorno. Bocciati
invece i testi presentati dalle Opposizioni e portati comunque al
voto.
ACON/RED