(ACON) Trieste, 29 lug - "Dopo il duro colpo inflitto dal
maltempo, ora arriva anche la doccia fredda dalla Giunta
regionale. Cittadini e imprese della Bassa pordenonese colpiti
dall'evento calamitoso dell'agosto dello scorso anno non
riceveranno alcun ristoro dalla Regione, nonostante le promesse
pubbliche del presidente Fedriga ad Azzano Decimo, fatte solo per
raccogliere voti".
Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), con
una nota a margine della bocciatura dell'emendamento
all'Assestamento di bilancio per gli anni 2022-2024, attraverso
il quale l'esponente dem chiedeva "lo stanziamento di 6 milioni
di euro a ristoro dei danni provocati dal maltempo nell'agosto
del 2021 nel territorio della Bassa pordenonese".
"La recente 'notte di paura' a Fontanafredda, Roveredo in Piano,
San Quirino e Vivaro - così Conficoni - richiama l'attenzione
sugli effetti devastanti che il maltempo può provocare. Effetti
che hanno travolto case e stabilimenti nell'estate del 2021,
quando una violenta grandinata si abbatté sui Comuni di Azzano
Decimo, Chions, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento. Per
sedare la forte delusione suscitata dalla Protezione civile
nazionale, che aveva negato lo stato di calamità, lo scorso mese
di maggio il presidente Fedriga si impegnò a trovare dei fondi in
occasione di questo assestamento di bilancio. Cosa che non solo
non è avvenuta, ma è stato anche bocciato dal centrodestra
l'emendamento attraverso il quale chiedevamo di stanziare le
risorse necessarie ai ristori".
"Secondo la Giunta, senza il riconoscimento dello stato di
calamità la Regione non può intervenire. Peccato, però - chiosa
il dem -, la cosa fosse già nota quando Fedriga fece la sua
passerella ad Azzano Decimo per sostenere il candidato della Lega
alle elezioni comunali, suscitando con le sue illusorie
dichiarazioni un'aspettativa che evidentemente non poteva essere
mantenuta. Ora il suo bluff è sotto gli occhi di tutti".
ACON/COM/RED