(ACON) Trieste, 29 lug - "La testardaggine ideologica della
Giunta regionale e della Maggioranza di Centrodestra è stata
bocciata".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5
Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo che "la Corte costituzionale ha
bocciato la disposizione, contenuta nella legge multisettoriale
2021, che prevedeva la possibilità per la Regione di modulare
l'entità degli incentivi a favore dei datori di lavoro per nuove
assunzioni sulla base del periodo di residenza del lavoratore sul
territorio regionale".
"Da subito avevamo sottolineato i profili di incostituzionalità
della norma, ma il Centrodestra ha voluto andare avanti sulla
strada della discriminazione tra cittadini della regione -
continua l'esponente pentastellata -, invece di perseguire
politiche di welfare e di inclusione volte a realizzare maggiori
livelli coesione sociale, nell'interesse di tutti"
"Nella sua sentenza, la Corte costituzionale smonta tutte le
argomentazioni sostenute dall'attuale Governo regionale - rimarca
la Dal Zovo -. La Consulta considera priva di fondamento
costituzionale privilegiare, nelle politiche attive del lavoro,
così come nelle politiche di welfare, chi risiede da maggiore
tempo nel territorio regionale e avrebbe dunque maggiormente
contribuito al gettito fiscale regionale. Secondo la Corte
infatti, tale argomentazione si scontra con il principio
costituzionale di uguaglianza e con il diritto dei lavoratori
italiani alla libera circolazione tra le Regioni italiane,
penalizzando alcuni soggetti solo per aver esercitato il loto
diritto costituzionale, a prescindere dalle condizioni di
bisogno".
"In una regione come il Friuli Venezia Giulia, dove si registrano
i tassi di invecchiamento della popolazione tra i più alti
d'Italia e dove le imprese hanno crescenti difficoltà di reperire
manodopera - conclude la consigliera M5S -, appare necessario
sviluppare robuste politiche di inclusione e coesione sociale
capaci anche di attrarre e integrare nelle comunità locali
lavoratori e nuclei familiari provenienti anche da altre regioni
e Paesi. Al contrario, queste persone sono soggette dall'attuale
Giunta e Maggioranza a trattamenti discriminatori, contrari alle
norme costituzionali ed europee".
ACON/COM/RED