(ACON) Trieste, 29 lug - "L'anno in corso, dal punto di vista
della carenza di piogge, è certamente infausto e la siccità sta
provocando danni enormi al comparto agricolo, già fortemente
provato da altre criticità congiunturali come le trombe d'aria,
la grandine, il rincaro dei prezzi di energia, dei combustibili e
di altri prodotti settoriali. Ma la preoccupazione maggiore
espressa dagli operatori del comparto agricolo deriva dalle
previsioni degli scienziati e degli esperti riguardo agli effetti
futuri provocati dai cambiamenti climatici globali. Questi
tecnici analisti pronosticano che l'andamento tendenziale del
clima potrà provocare, con maggior frequenza, fenomeni simili a
quelli attuali anche negli anni futuri. Bisogna quindi attivarsi
per intervenire senza indugi, a tutti i livelli, nell'adozione di
politiche di contrasto e mitigazione degli effetti penalizzanti
di tali mutamenti".
LO afferma in una nota Emanuele Zanon, consigliere regionale di
Regione Futura.
"Si deve intervenire tempestivamente - aggiunge Zanon - non solo
per dare risposte contingenti al settore, ma soprattutto future
affinché non ci si trovi ad affrontare situazioni analoghe a
quelle venutesi a creare quest'anno. Si dovrebbe pertanto agire
su due fronti principali. Il primo è di carattere strutturale,
con la conversione e l'ammodernamento degli impianti irrigui per
ridurre la dispersione d'acqua, alla manutenzione e sghiaiamento
dei bacini idrici esistenti aumentando le loro capienze, creare
nuovi bacini, piccoli laghetti e utilizzare vecchie cave dismesse
per raccogliere l'acqua piovana nei periodi più piovosi, per poi
utilizzarla nei mesi siccitosi, optare per colture più adatte ai
nuovi climi".
"Il secondo fronte - prosegue il consigliere - è di carattere
organizzativo e gestionale, ovvero di modulare ed equilibrare
maggiormente i prelievi d'acqua dai bacini, contemperando le
diverse esigenze, come la produzione idroelettrica, l'irrigazione
agraria, il controllo dei livelli d'invaso per la laminazione
delle piene. La gestione programmata e calibrata dei prelievi
d'acqua può certamente migliorare la disponibilità di riserve
idriche in certi periodi rispetto ad altri, favorendo l'offerta
irrigua nei mesi più siccitosi. Vi è poi la necessità di
istituire un tavolo che sia cabina di regia, tecnico-scientifico
e politico permanente, con l'ausilio dei Consorzi di bonifica e
dei concessionari, per monitorare, sovraintendere, controllare e
pianificare le azioni necessarie ad efficientare ed armonizzare
la gestione delle acque, anche in relazione alle corpose risorse
finanziare in campo (europee, nazionali, regionali) per
interventi concernenti la transizione ecologica".
Zanon conclude la nota annunciando di "aver depositato nei giorni
scorsi, a tal proposito, una specifica interrogazione alla Giunta
regionale con un particolare richiamo alle criticità riscontrate
nel bacino irriguo del Meduna e alcuni ordini del giorno
propositivi in seno al Consiglio."
ACON/COM/RED