(ACON) Trieste, 29 lug - "È sconcertante e privo di ogni
chiarezza il metodo attraverso il quale la Giunta Fedriga ha
scelto inopinatamente, e senza un vero confronto con tutti i
sindaci, di finanziare gli investimenti per gli Enti locali per
il rilancio all'interno delle concertazioni. In maniera univoca e
con criteri arbitrari, il Centrodestra ha spartito 37 milioni di
euro, creando evidenti disparità tra Comuni che chiedevano in
alcuni casi di finanziare interventi simili. Senza ragioni
apparenti, alcuni hanno ricevuto un sì e altri una porta in
faccia".
Lo affermano in una nota i consiglieri del Pd nel Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, esprimendosi a margine del
dibattito sul disegno di legge 171 di assestamento per gli anni
2022-24, relativamente agli investimenti locali per il rilancio.
"Se l'utilizzo dell'Autonomia regionale si sostanzia in questi 37
milioni stanziati in maniera palesemente discrezionale (accanto
ai 103 milioni già previsti), non può che esserci una forte
perplessità - aggiungono gli esponenti dem - sulla capacità di
rilancio territoriale che questi interventi dovrebbero avere.
Dopo quattro anni non è più assolutamente credibile l'attacco che
la Giunta e tutto il Centrodestra rivolgono sia al precedente
sistema delle Uti, sia all'abolizione delle Province votata
all'unanimità da tutto il Consiglio regionale (Centrosinistra e
Centrodestra) nel 2016, durante la precedente legislatura".
"A sei anni da quella scelta e dopo quattro di governo del
Centrodestra, la Giunta Fedriga - conclude la nota del Partito
democratico - ha abbandonato ogni forma di coinvolgimento dei
Comuni e di gestione di area vasta, creando delle finte Province
che non sono altro se non un'ennesima struttura regionale, gli
Edr, che toglie funzioni ai Comuni per accentrarle nelle mani
della Regione".
ACON/COM/Red