(ARC) Trieste, 03 ago - Avresti più successo facendo un lavoro manuale o di concetto? Qual è il tuo reale livello di preparazione e cosa può darti sul piano professionale? O meglio, cosa devi ancora fare per inseriti nel mondo del lavoro in modo consono al tuo carattere e alle tue aspirazioni?
Oggi una risposta a questi quesiti la dà "Become", un'applicazione delle reti neurali (modelli di calcolo che simulano il funzionamento del cervello) alle risorse umane e alla valutazione delle abilità sociali che la Regione ha inserito nel suo sito (www.formazione.regione.fvg.it) per aiutare i giovani - ma anche chi rientra nel mondo del lavoro - a scegliere il percorso formativo e professionale più adatto.
"Become" è stato presentato oggi a Trieste dall'assessore regionale alla Formazione Roberto Cosolini, che ha rilevato come questo strumento serva a favorire un approccio consapevole alle iniziative previste dal Programma pluriennale di formazione professionale sostenuto dal Fondo sociale europeo. Un programma che a metà percorso, ha ricordato Cosolini, ha ottenuto ulteriori risorse comunitarie per i risultati messi a segno nei primi tre anni di programmazione dell'Obiettivo 3, trasformando quella del Friuli Venezia Giulia in un'esperienza pilota cui guardano anche le altre Regioni italiane.
Il sistema di analisi e verifica su cui si basa "Become" è stato messo a punto da Giuseppe Sartori, professore ordinario di Neuropsicologia clinica dell'Università di Padova. Sartori ha evidenziato la capacità del sistema di sia di identificare l'attendibilità delle risposte, fornite al fine di identificare i punti di forza e debolezza, sia di indirizzare l'interessato verso il percorso formativo più appropriato.
Riagganciandosi al quadro più ampio di attività avviate per promuovere l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, Cosolini ha evidenziato come l'attenzione per le ricadute dei percorsi formativi, la crescente flessibilità della formazione continua all'interno delle imprese, l'attenzione per l'avvio di corsi professionali e master postlaurea che prevedano percentuali minime di posti garantiti, la capacità di interazione con sistema formazione scolastico siano altrettanti momenti di un percorso che pone la formazione professionale al centro delle politiche attive del lavoro portate avanti dall'attuale Governo regionale.
L'assessore ha infine ricordato i 3 milioni di euro che il ministero del Lavoro ha recentemente messo a disposizione della Regione per progetti che troveranno attuazione in tre diversi settori di crisi occupazionale e cioè le aree montane, il commercio nelle zone di confine e l'elettronica.