(ARC) Trieste, 24 ago - Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy ha incontrato oggi a Trieste, nella sede della presidenza della Giunta, il neopresidente della Coldiretti regionale Dmitri Zbogar, che era accompagnato dal direttore dell'associazione Oliviero Della Picca. L'incontro ha fornito l'occasione per fare il punto sui problemi del settore in regione.
Nel complimentarsi con Zbogar per la nomina a presidente della Coldiretti, Illy ha sottolineato come lo sviluppo dell'agricoltura non possa che passare attraverso una stretta integrazione con gli altri comparti dell'economia del Friuli Venezia Giulia, in particolare il turismo e l'agroindustria. Anche l'agricoltura - secondo Illy - ha inoltre bisogno, al pari degli altri settori produttivi della regione, di dare impulso alla cultura d'impresa e all'innovazione.
Sono stati in particolare approfonditi, nel corso dell'incontro, temi quali il varo della legge regionale di orientamento che riscriva l'insieme di norme esistenti e che recepisca le norme nazionali e comunitarie, la riforma burocratica della Regione e infine l'istituzione di un "organismo pagatore" per erogare i contributi dell'Unione europea.
"Il 2005 - ha detto il presidente regionale di Coldiretti Zbogar - potrebbe essere davvero l'anno delle riforme anche per quanto riguarda il settore agricolo, riforme che attendiamo da anni e che non sono più rinviabili perché senza di esse le imprese agricole del Friuli Venezia Giulia non possono cogliere le opportunità offerte dalle nuove norme nazionali e comunitarie che danno gli strumenti per una vera e propria rigenerazione dell'agricoltura e per un rilancio del sistema agricolo".
In questa ottica indispensabile è anche la riforma burocratica della Regione sulla quale è intervenuto il direttore regionale Della Picca, che ha posto in luce la necessità di completare la riforma della direzione centrale dell'Agricoltura, già avviata con la riforma dell'ERSA, ma che va completata introducendo i principi di sussidiarietà orizzontale e con il coinvolgimento del privato nello svolgimento di funzioni ora di competenza dell'Amministrazione regionale.
"Molte funzioni - ha detto Della Picca - possono essere delegate ai CAA, i Centri di assistenza agricola alle imprese, istituiti con legge dello Stato e ormai attivi anche in regione. Servono, a questo proposito, non solo leggi ma anche una accelerazione al processo di informatizzazione degli uffici dell'Amministrazione regionale per garantire un reale dialogo con i CAA".
Secondo la Coldiretti, va contemporaneamente istituito un "organismo pagatore" che le norme nazionali, nella logica del federalismo, consentono alla Regioni di attivare. I responsabili dell'associazione hanno anche sottolineato l'importanza di migliorare ulteriormente il metodo della concertazione, istituendo un tavolo presso la presidenza della Giunta regionale, vista la complessità dei problemi e delle competenze che ruotano attorno al settore agroalimentare.
Sono state infine sollecitate maggiori risorse per dare una risposta alla vera e propria ondata di investimenti che le aziende agricole del Friuli Venezia Giulia stanno facendo in questi anni e soprattutto per la promozione che deve essere estesa a tutto il settore agroalimentare regionale, che sta crescendo sia qualitativamente sia nei fatturati.
"Servono inoltre più risorse non solo per i prodotti Doc, in altre parole il Montasio, il San Daniele ed i vini - ha spiegato Zbogar - che vanno promossi soprattutto all'estero, ma anche per tutte le altre produzioni tipiche e locali".