(ACON) Trieste, 26 lug - "Il disegno di legge che ci troviamo
di fronte, e che sicuramente subirà ancora modifiche importanti a
opera degli emendamenti, è ben lontano dal mettere in atto i
cambiamenti necessari all'attuale assetto del sistema regionale.
Questa manovra pare piuttosto essere costruita con l'obiettivo
prioritario di ottenere consenso, proseguendo in azioni che
sembrano rispondere più ai sondaggi elettorali che alla
responsabilità di una classe politica consapevole del proprio
ruolo di guida".
Lo ha rimarcato davanti all'Aula il relatore di minoranza del ddl
Assestamento, Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia), dopo
aver premesso che "la cronaca ci sta ponendo davanti a fatti che
indicano in modo inequivocabile come 'quella che stiamo vivendo
non sia semplicemente un'epoca di cambiamenti, ma sia un
cambiamento di epoca', per citare le parole pronunciate da Papa
Bergoglio: il Carso in fiamme dopo un periodo di siccità che non
ha precedenti nell'ultimo secolo, lo stato di emergenza
proclamato dal presidente Fedriga per la crisi idrica e
l'annuncio da parte della Wärtsilä relativo alla chiusura della
produzione nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra con 450
lavoratori a casa".
"È evidente - ha aggiunto Moretuzzo - che siamo di fronte a una
fase di profondo mutamento dei sistemi ambientali, economici e
sociali, che ora devono essere interpretati e ripensati con
categorie e strumenti nuovi, mettendo in campo capacità di
visione in prospettiva e scelte lungimiranti. Tuttavia, i
cambiamenti sono così repentini che non possiamo permetterci di
perdere ulteriore tempo rispetto a quello già sprecato finora".
"Quest'Aula - ha ricordato il relatore - intraprende oggi il
percorso per l'approvazione dell'ultimo assestamento di questa
legislatura, le cui risorse disponibili sono quantomeno notevoli.
Da diversi lustri la nostra Regione non ha potuto contare su
disponibilità così ingenti e cospicue; quindi, il Consiglio
regionale potrebbe essere nelle condizioni di intraprendere quel
cambiamento di paradigma tanto auspicato da più parti e,
addirittura, di farlo con una certa sicurezza
economico-finanziaria e delle tempistiche adeguate rispetto
all'urgenza di azione necessaria".
"A fronte di una crisi energetica sempre più preoccupante,
rispetto alla quale i programmi sulla carta sembrano trovare
concordi tutti, nella sostanza vediamo che gli esiti delle scelte
amministrative sono ben diversi. Abbiamo importi ridicoli
stanziati per tali finalità - ha proseguito l'esponente del Patto
- e ben 40 milioni da distribuire a sostegno delle imprese per
sostenere il caro bollette, misura alquanto vaga per come è
indicata nel testo. In questa manovra di assestamento ci troviamo
di fronte ad azioni di cortissimo respiro, volte a inseguire il
consenso a prescindere dalla ragionevolezza delle stesse e
dall'evidenza dei fatti".
"Un esempio è quanto successo in quest'aula rispetto alle
proposte presentate sui temi dell'ambiente e della transizione
ecologica - questo il contenuto della relazione - che,
puntualmente, venivano respinte in quanto, dichiarava
l'Esecutivo, avrebbero trovato spazio all'interno di una
specifica norma: l'ormai famoso FvGreen. Peccato che l'iter
normativo sia fermo al palo ormai da settimane. Impossibile non
chiedersi se, attualmente, gli stanziamenti ingenti di cui si
dispone avrebbero potuto avere altro utilizzo se si avesse avuta
la disponibilità di un quadro normativo innovato e completo quale
si proponeva di essere, appunto, FVGreen".
"In altre occasioni, la relazione alle manovre finanziarie ci
aveva portato a criticare l'operato dell'Esecutivo e della
Maggioranza - ha evidenziato ancora Moretuzzo - in quanto
caratterizzato da una sostanziale mancanza di una visione
d'insieme per proiettarsi su una progettualità di ampio respiro.
In questa manovra estiva, invece, a questo giudizio negativo per
la mancanza di prospettive future si aggiunge la consapevolezza
che molte delle misure proposte effettivamente sembrano
proiettate su un futuro molto prossimo: le elezioni regionali".
"Il Gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia - ha concluso
Moretuzzo - ritiene che questa manovra rappresenti una
grandissima opportunità, che rischia però di essere sprecata: non
tanto per una mancanza di visione, ma proprio per la visione
decisamente di corto respiro realizzata al suo interno. Siamo,
pertanto, drammaticamente di fronte all'ennesima occasione persa".
ACON/RED