(ACON) Trieste , 26 lug - "Il nostro giudizio, alla fine di
questa maratona consiliare, si baserà sui correttivi d'aula per
definire se gli interventi saranno diretti a ottenere la reale
soluzione dei problemi o saranno influenzati da ragionamenti di
natura elettoralistica. L'obiettivo è quello di fare il possibile
per scongiurare un autunno di lacrime e sangue. In un'ottica di
collaborazione per il raggiungimento del bene comune, siamo
pronti a portare contributi per arricchire e migliorare questo
disegno di legge in modo che sia davvero uno strumento a sostegno
delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori del Friuli Venezia
Giulia".
Così Tiziano Centis (Cittadini) nella sua relazione sul disegno
di legge 171 Assestamento di bilancio, soffermandosi sull'entità
della manovra "decisamente eccezionale" e in merito al ruolo che
essa possa svolgere come "grande opportunità di rilancio per far
ripartire settori che stanno soffrendo particolarmente, dalla
scuola al turismo, dall'occupazione al lavoro, al potere di
acquisto delle famiglie".
"La crisi vera - prosegue Centis - arriverà in autunno: caro
energia, aumenti sull'acquisto di materie prime, al supermercato
e transizione energetica, impatteranno sulle aziende e famiglie
della regione con il rischio di mettere fuori mercato intere
filiere. Guardando al mondo del lavoro la cassa integrazione è
raddoppiata a maggio (+127%) rispetto al mese di aprile e segna
+162% sul 2021, con il Friuli Occidentale maggiormente
penalizzato rispetto all'intero territorio regionale, a cui si
aggiunge la preoccupante vicenda Wartsila di Trieste. Infine sono
oltre 2 mila le imprese a rischio usura in regione, segnalate
alla centrale rischi della banca d'Italia".
"In questa manovra di assestamento - conclude Centis - ci sono
proposte che non possono raccogliere il nostro parere positivo,
in quanto troppo deboli: bonus energia, assenza di contributi
alle parrocchie, scarsa dotazione finanziaria destinata al
comparto Ambiente pensando soprattutto al problema siccità e alla
riduzione delle emissioni di polveri sottili in modo particolare
nel Friuli Occidentale, maglia nera della regione. Prendiamo,
invece, atto con soddisfazione degli aiuti alle strutture per
anziani, a sostegno dei maggiori costi per garantire le misure
anti-Covid e per coprire i rincari per i mancati ricavi subiti a
seguito del forte calo dei ricoveri. Ma sono le spese energetiche
che in queste strutture fanno paura: da metà 2022 a tutto il
2023, le case di riposo preventivano di aumentare di 3-4 volte la
propria spesa energetica".
ACON/RED