Tauriano di Spilimbergo, 4 set - "Questa bella festa, che vede unirsi il mondo del calcio con i giocatori della Triestina e il mondo del vino spero sia l'occasione per un ritorno a quello che era la vendemmia un tempo: ovvero un momento di coinvolgimento di tutta una comunità. Si supererebbero così le difficoltà legate al reperimento del personale e si avvicinerebbe la gente alla conoscenza della vite e del vino".
Questo l'auspicio del presidente della Regione, Riccardo Illy, in occasione della manifestazione "Calcio DiVino - La Triestina vendemmia l'ultimo Tocai", avvenuta nella cantina e nei vigneti del Gruppo Fantinel, società impegnata, oltre che nell'alimentare, anche nello sport, avendo nei mesi scorsi rilevato la Triestina Calcio. Era presente anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini.
Ma a proposito del Tocai, Illy ha chiarito che "la Regione ha ancora in piedi il ricorso per il riconoscimento del nostro fondato diritto a utilizzare quella denominazione e speriamo ovviamente di uscirne vincitori. In ogni caso siamo pronti anche col nuovo nome di 'Friulano': il Tocai è infatti un grande vitigno a prescindere dal nome".
Un grazie, quindi, alla famiglia Fantinel per questa "festa dell'uva e del vino": i calciatori - ai quali si sono aggregati anche Illy, Tesini e altri ospiti - si sono confrontati divisi in tre gruppi nella vendemmia di tre filari. Nella visita alla cantina - quella di Tauriano è una delle tre del gruppo e produce i vini delle Grave, le altre sono nella zona del Collio, - Illy ha potuto apprezzare la tecnologia e l'innovazione introdotte nella lavorazione delle uve, nella loro trasformazione e nella gestione delle varie lavorazioni e della commercializzazione. Tutte finalizzate - come è stato sottolineato - al miglioramento della qualità del vino.
Il gruppo Vinicolo Fantinel ha una capacità produttiva di oltre 7 milioni di bottiglie, per il 60 per cento di bianchi e per il 40 per cento di rossi, con un export del 45 per cento e un fatturato di 20 milioni di euro, che complessivamente sale a 60 milioni con gli altri settori alimentari (prosciutti con allevamento in proprio dei suini) nei quali il gruppo è impegnato.
ARC/Nico Nanni