(ARC) Trieste, 31 ago - E' stato, come ha dichiarato il presidente della Corte dei Conti Bartolomeo Manna, "un incontro informale e di grande approfondimento", che ha consentito al presidente Illy di confermare l'intenzione di portare avanti il comparto unico ma di non volerlo fare, nel rispetto del principio di collaborazione, senza il placet della Corte dei Conti. E di ribadire che i presupposti di sussidiarietà ed autonomia, necessari alla realizzazione del federalismo regionale, si attuano solo ponendo gli enti locali in condizioni di poter contare, con il trasferimento delle competenze, sul trasferimento sia delle risorse finanziarie che di quelle umane.
La riunione odierna, cui hanno partecipato gli assessori regionali alle Autonomie locali Franco Iacop e al Personale Gianni Pecol Cominotto, il direttore generale della Regione Andrea Viero e il presidente dell'Areran Gianfranco Patuanelli, è quindi servita a focalizzare i punti cruciali del confronto e ad aggiornare il presidente della Corte dei Conti sullo stato dell'arte di un percorso in massima parte già delineato.
In particolare, come ha ricordato Pecol Cominotto, il segnale forte, che indica la volontà di arrivare concretamente alla realizzazione del Comparto unico, è stato dato dal verbale prodotto nel corso dell'incontro tra Regione, Enti locali, Areran e Organizzazioni sindacali. Verbale che oggi è stato consegnato a Manna assieme alla bozza della legge di riforma dell'ordinamento degli Enti locali.
Manna ha ribadito le sue perplessità in considerazione della difficoltà di un concreto raggiungimento della perequazione stipendiale tra regionali e dipendenti degli enti locali. Ma ha anche apprezzato i primi passi fatti verso il tavolo unico di contrattazione, richiesto dalla stessa Corte dei Conti per il superamento concordato di ogni ostacolo.
Alla fine dell'incontro il presidente della Corte dei conti, nel ribadire le osservazioni fatte sul contratto, ha dato la sua disponibilità ad un percorso condiviso in base ai risultati della riunione odierna, che da un lato garantisca la tutela delle spesa pubblica e dall'altro confermi le concrete possibilità d'attuazione del comparto unico in Regione.
Oltre alla formalizzazione, in un documento aggiuntivo, delle novità emerse dopo l'apposizione del visto negativo da parte della Corte dei Conti, i passi concreti che dovranno esser attuati riguardano: il concreto avvio del tavolo negoziale per il contratto unico di comparto e la prima definizione, in quella sede, delle condizioni per la convergenza, a regime, dei trattamenti tabellari; la determinazione delle condizioni contrattuali per la realizzazione della mobilità interna al comparto.
In questo quadro, la Corte ha anche dato disponibilità alla valutazione di eventuali accordi per la corresponsione di acconti sui benefici contrattuali.