ECONOMIA: AFFIDATO A MONITOR GROUP STUDIO SU ECONOMIA

(ARC) Trieste, 02 set - "Lo sviluppo dell'economia è ovviamente importante perché se l'economia cresce, cresce anche il benessere e quindi la qualità della vita dei cittadini; e perché, ricevendo la Regione dallo Stato risorse in proporzione al gettito tributario, con un economia sana aumentano anche le entrate regionali, migliorando la possibilità di intervento". Così il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha introdotto la presentazione dello studio affidato a "Monitor Group" sulle prospettive a medio-lungo periodo dell'economia del Friuli Venezia Giulia. Con il presidente erano presenti l'assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, e i rappresentanti dei partner privati che assieme alla Regione sostengono la ricerca e ne attendono i risultati (per tutti hanno parlato Adalberto Valduga per Confindustria regionale e Antonio Meucci per Friulia). "La stagnazione economica che stiamo vivendo - ha continuato Illy - vede sovrapporsi motivi congiunturali al cambiamento strutturale che è proprio delle economie più evolute. Ma c'è un dato da tener presente: la congiuntura sfavorevole riguarda l'Europa occidentale e quindi l'Italia e il Friuli Venezia Giulia, mentre il resto del mondo è in crescita. Va quindi colta l'opportunità per un Paese come il nostro, la cui economia si è sviluppata soprattutto grazie all'export. Bisogna che le imprese investano per aumentare la capacità produttiva e soprattutto nell'innovazione". Per quanto riguarda l'azione della Regione in questo anno di governo, sono stati effettuati - ha sostenuto il presidente - degli interventi di emergenza per far fronte a crisi aziendali, ma "è anche stato avviato un processo a sostegno dell'innovazione e sono stati compiuti studi sul breve-medio termine per capire quali interventi attuare. Ora è necessario uno studio a più largo raggio per capire dalle aziende stesse su quali prospettive bisogna muoversi. Da qui la decisione per questa ricerca". "Una ricerca - ha aggiunto l'assessore Bertossi - che non è in contrasto con il cosiddetto 'Documento Bertossi' sulle aziende manufatturiere e con i quattro tavoli di lavoro che ne sono scaturiti e impegnati su tematiche quali la crescita dimensionale delle imprese, la riforma della legge sulla innovazione, la riforma delle leggi sui consorzi e sui distretti, la riforma dei Congafi, ai quali si aggiungerà un tavolo su turismo e commercio. Perché questa ricerca riguarderà tutti i settori e soprattutto con una prospettiva ben più lunga". Nell'occasione l'assessore ha anche ricordato quanto fatto finora dalla Regione a favore del sistema produttivo: dalla legge regionale che ha recepito tutti i provvedimenti legislativi attesi dal sistema economico all'aumento dei finanziamenti per l'innovazione e per il sostegno alle imprese, che nel loro complesso ammontano a quasi 570 milioni di euro e al rifinanziamento della Legge Sabatini di competenza regionale. Ciò senza dimenticare "il dovere morale e istituzionale di salvaguardare l'occupazione affrontando le crisi aziendali che si sono manifestate sul territorio, in particolare in montagna, dove sono state risolte le crisi della Weissenfels e della Seima Elettronica e stiamo gestendo quella della Ermolli. La crisi è generalizzata e bisogna cercare di sostenere il tessuto produttivo regionale. Anche dal turismo vengono segnali se non di ripresa, almeno di 'tenuta' rispetto a un contesto generale molto difficile". (ARC) Trieste, 02 set - La sfida è quella di definire una politica che assicuri una massimizzazione della capacità innovativa e una forte crescita dell'iniziativa imprenditoriale. "Per fare ciò è necessario conoscere la realtà produttiva del Friuli Venezia Giulia (quali i punti di forza ancora validi, quali quelli ormai 'maturi') e la proiezione di quella realtà in un futuro a lungo periodo per capire tutti assieme e se possibile in modo condiviso (forze politiche in Consiglio regionale, forze sociali nel tavolo di concertazione) in quale direzione muoverci e quali interventi, anche legislativi, realizzare". Da qui la decisione di una ricerca, il cui progetto, affidato a Monitor Group, è stato presentato oggi dal presidente della Regione, Riccardo Illy. Lo studio, del costo di 350 mila euro (150 dei quali a carico della Regione e il resto dei partner privati, che potranno anche aumentare rispetto agli attuali), dovrà fornire entro il 15 novembre prossimo tutti i dati richiesti. Oggi sono partite lettere-invito a circa 15 mila imprese del Friuli Venezia Giulia a rispondere al questionario predisposto e che si può trovare nel sito internet: "www.monitor.com/questionariofvg". La scelta della Regione è caduta su Monitor Group in quanto società multinazionale di grande esperienza, fondata dal prof. Michael Porter, docente all'Università di Harvard (USA), che ha introdotto il concetto di "vantaggio competitivo" sia per le imprese che per i sistemi territoriali. Monitor Group ha già applicato con successo il "metodo Porter" su scala regionale in altre realtà del mondo, ma il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana a utilizzarlo. Obiettivi del progetto sono di approfondire la comprensione dei fattori-guida di competitività e di innovazione a più alto potenziale per la regione; creare un visione economica condivisa per la regione; definire le linee guida per tradurre quella visione in un piano d'azione e in iniziative specifiche. L'approccio metodologico sarà quello "porteriano" dell'attenzione ai fattori micro-economici. Verrà utilizzato il "Modello diamante" per capire perché in alcune regioni alcune società sono capaci di una continua innovazione e crescita produttiva. In sostanza ciò dipende da quattro attributi di fondo di una determinata regione: presenza di fattori produttivi specializzati, esistenza di industrie di supporto e settori correlati, condizioni della domanda e struttura competitiva. E verrà analizzato il ruolo delle istituzioni pubbliche nello sviluppo economico. Circa le fonti di informazione del progetto - che passerà attraverso alcune fasi e un'organizzazione ben definite - esse sono "secondarie" (Istat, Camere di Commercio, Censis, ecc.), "primarie di tipo quantitativo" (direttamente le imprese), "primarie di tipo qualitativo" (interviste a un target definito), workshop e discussioni dirette. Al momento i partner privati che affiancano la Regione sono: Friulia, Endesa Italia, Fondazione CRT, Autovie Venete, Confindustria regionale.