(ARC) Trieste, 17 set - Perché Trieste possa avere un futuro nel settore industriale occorre arrivare a una "visione strategica chiara e condivisa". Lo ha sottolineato l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Roberto Cosolini, in occasione dell'incontro sulla crisi industriale nell'area triestina svoltosi a Trieste nella sede della presidenza della Giunta regionale.
All'incontro promosso da Cosolini, che era affiancato dall'assessore regionale alle Attività produttive Enrico Bertossi, hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il vicepresidente della Provincia Massimo Greco, sindaci degli altri Comuni della provincia, i rappresentanti della associazioni imprenditoriali, delle organizzazioni dei lavoratori e degli Enti economici triestini (Camera di commercio, Ezit, Autorità portuale).
L'assessore ha espresso al termine la propria "soddisfazione per la quantità e l'intensità della partecipazione all'incontro, per i contributi e la disponibilità fornita dalle diverse istituzioni e dai diversi soggetti economici e sociali dell'area triestina".
"Come Regione - ha sottolineato Cosolini - abbiamo messo a disposizione dello sviluppo di Trieste il nostro impegno e gli strumenti di nostra competenza, a partire dalla legge sull'innovazione tecnologica. Faremo dunque la nostra parte. È però necessario che, in questo quadro, vi sia una forte assunzione di responsabilità e di condivisione di una strategia di sviluppo da parte delle istituzioni locali e delle parti sociali".
"È fondamentale definire - ha detto ancora Cosolini - una incisiva strategia di marketing territoriale, di promozione del 'sistema Trieste' all'esterno, e ciò indipendentemente dal successo o meno della candidatura della città ad ospitare l'Expo nel 2008. Bisogna puntare sulle attività ad alta tecnologia, ad alto valore aggiunto ed ecocompatibili, senza però dimenticare i settori tradizionali per vocazione presenti nell'area triestina".
Ma per avviare questa politica di marketing bisogna prima chiarire, secondo l'assessore, la questione delle aree per insediamenti industriali, che a Trieste sono scarse: si scontano in tal senso i ritardi nella definizione del piano regolatore del Porto e del piano infraregionale dell'Ezit.
Cosolini ha annunciato a questo proposito che il Governo nazionale ha dato la sua disponibilità per un incontro in tempi brevi con il presidente della Regione Riccardo Illy sulla riconversione dell'area della Ferriera di Servola e sulle bonifiche delle aree industriali. La Regione, inoltre, entro un paio di settimane formalizzerà la delegazione amministrativa nei confronti dell'Ezit per le aree inquinate.
Resta il problema dei posti di lavoro in pericolo nei diversi punti di crisi, che non necessariamente potranno essere assorbiti dalle nuove iniziative. Il progetto di sviluppo di Trieste deve dunque essere accompagnato, secondo Cosolini, da adeguate politiche del lavoro, tenendo conto soprattutto dell'aumento dei disoccupati di lungo periodo. ARC/Paolo Fragiacomo