(ARC) Trieste, 06 ott - Gli operatori economici della Baviera sono interessati a sviluppare i traffici con il porto di Trieste, e in generale con tutto il sistema degli scali dell'Alto Adriatico, ma occorre un impegno congiunto con il Friuli Venezia Giulia per migliorare i servizi logistici di trasporto e per superare i "colli di bottiglia" ferroviari in territorio austriaco.
Queste le conclusioni dell'incontro che il presidente della Regione Riccardo Illy ha avuto oggi a Trieste, nella sede della Presidenza della Giunta, con una delegazione di operatori economici della Baviera, in particolare di imprese industriali e di logistica, guidata da Rudolf Escheu, direttore del dipartimento per i Trasporti internazionali del ministero bavarese per l'Economia.
La riunione di oggi era stata concordata dallo stesso Illy in occasione di un incontro con il viceministro all'Economia, Trasporti e Tecnologia della Baviera Hans Spitzner, che si era svolto a Monaco nel luglio scorso.
Accanto al presidente Illy hanno partecipato alla riunione gli assessori alla Mobilità e alle Infrastrutture di trasporto Lodovico Sonego, alle Relazioni internazionali Franco Iacop, all'Università e Ricerca Roberto Cosolini, alle Attività produttive Enrico Bertossi.
Della delegazione bavarese, che in mattinata aveva visitato il porto di Trieste, faceva parte anche Annamaria Andretta, presidente della Camera di commercio italiana di Monaco di Baviera.
Nel ricordare i legami storici fra Trieste e il mondo tedesco, Illy ha sottolineato come la distanza fra il Centro Europa e il sistema portuale Alto Adriatico sia di molto inferiore a quella con gli scali del Nord Europa, soprattutto per quanto riguarda i traffici da e per il Medio e l'Estremo Oriente. Il Friuli Venezia Giulia si trova inoltre, ha rilevato ancora Illy, in una posizione geopolitica estremamente favorevole per affacciarsi sui mercati dei Paesi di nuovo ingresso nell'Unione europea.
Vi è una riscoperta, ha aggiunto l'assessore Sonego, dell'Adriatico come grande via di comunicazione a basso costo che entra nel cuore della nuova Europa allargata. L'assessore ha inoltre ricordato che, anche grazie alle risorse finanziarie messe a disposizione dall'Amministrazione regionale, il porto di Trieste è in una fase di rapido miglioramento della sua efficienza e della sua potenzialità di manipolazione dei container.
In Baviera il porto di Trieste, assieme agli altri scali del Nord Adriatico, viene considerato molto importante - hanno rilevato gli operatori economici tedeschi - soprattutto per le sue grandi potenzialità. Occorre tuttavia, secondo gli imprenditori bavaresi, migliorare i collegamenti ferroviari e l'offerta di servizi di trasporto.
Per questo è stata ribadita, sia da parte della Baviera che del Friuli Venezia Giulia, la necessità di fare pressioni sull'Austria, anche attraverso i rispettivi Governi nazionali, per eliminare le strozzature nel trasporto ferroviario che vi sono nell'attraversamento dell'arco alpino.
Nella riunione di oggi è stato inoltre concordato un incontro di operatori dei vari segmenti della logistica, sia bavaresi che del Friuli Venezia Giulia, per mettere a punto nuovi "pacchetti" completi di trasporto da e per i porti dell'Alto Adriatico, da presentare agli imprenditori della Baviera già nella prossima fiera di Monaco.