CORSI INTEGRATIVI FORMAZIONE-ISTRUZIONE

(ARC) Trieste, 11 ott - Con quest'anno i quattordicenni che, esaurito l'obbligo scolastico, lasceranno gli studi per affrontare un percorso formativo, potranno riprenderli e concludere le superiori. E' la novità introdotta dai percorsi sperimentali integrati di istruzione e formazione professionale, un impegno che porterà la Regione ad impiegare, dagli attuali 19,5 milioni di euro all'anno, sino a 25 milioni di euro nel periodo 2006-2007. "Posto che questo Governo regionale mantiene una posizione critica su certi contenuti della riforma Moratti, che tendono a separare il percorso della formazione da quello dell'istruzione - ha rilevato l'assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Università e Ricerca Roberto Cosolini - questo è il primo passo verso l'obiettivo della frequenza scolastica al di sopra dei quattordici anni, previsto dal Programma Illy". "Ci proponiamo di ottenere così una significativa riduzione della dispersione e dell'abbandono scolastico" ha detto Cosolini che, con il direttore generale dell'Ufficio scolastico, Pier Giorgio Cataldi, ha presentato oggi l'iniziativa "resa possibile - ha notato l'assessore - da un terreno storico di contaminazioni positive tra mondo della scuola secondaria e mondo professionale". In tutto i percorsi sperimentali sono 68 e coinvolgono oltre una ventina di istituti scolastici e una quindicina tra enti di formazione professionali e raggruppamenti di enti. Tutti triennali, i corsi sono caratterizzati da forme di interazione tra sistema scolastico e sistema formativo e al termine del triennio i giovani conseguiranno una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale, ma anche crediti spendibili all'interno del sistema scolastico. Nella configurazione attuale il progetto è stato sancito, ha ricordato Cosolini, dall'accordo quadro stipulato in Conferenza Stato-Regioni il 19 giugno 2003 e poi con un protocollo d'intesa, siglato il 18 settembre 2003 tra la Regione e il ministero dell'Istruzione e un accordo territoriale di gestione, sottoscritto il 10 dicembre 2003 tra la direzione regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca e l'Ufficio scolastico regionale. L'esperienza del 2004-2005 sarà oggetto di un monitoraggio congiunto per verificare la validità del programma, ma intanto "sono state così definite modalità di passaggio tra un sistema a l'altro - ha spiegato Cosolini - e la nuova offerta formativa finalizzata a consolidare ed innalzare il livello delle competenze di base, a sostenere i processi di scelta degli allievi e a fornire un'adeguata preparazione professionalizzante, senza che questa rappresenti una scelta definitiva". "Con oggi - ha rilevato a sua volta Cataldi - prende avvio un progetto che sperimenta il futuro di un sistema scolastico-formativo, ma anche di quel "sistema Italia", che si avvia ad una forte integrazione tra istruzione, formazione e lavoro, tre vertici di un triangolo che deve essere tenuto in circuito permanente". A conclusione della presentazione dell'iniziativa Cosolini ha consegnato a Castaldi, che lascia il suo incarico dopo due anni ai vertici dell'ufficio scolastico, un riconoscimento, anche a nome della Giunta regionale, per "il percorso attuato assieme in piena comunanza di obiettivi".