ANNIVERSARI: ILLY INAUGURA MOSTRA "TRIESTE 1943-1954"

(ARC) Trieste, 19 ott - "Un capitolo della città forse meno conosciuto e meno dibattuto", secondo il presidente della Regione Riccardo Illy, quello degli anni dalla fine della seconda Guerra Mondiale sino alle "giornate di festa e di gioia dell'ottobre-novembre 1954". Quasi un frammento oscuro della storia di Trieste, quindi, rispetto al ricordo degli eccidi nazifascisti alla Risiera di San Sabba e comunisti alle foibe, sempre per Illy, la cui lacuna viene oggi colmata con la mostra "Trieste 1943-1954: gli anni dell'attesa", inaugurata a Palazzo Vivante con l'organizzazione dell'Opera Figli del Popolo di don Edoardo Marzari e la collaborazione dell'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia. Come Regione, infatti, ha sottolineato il presidente Illy, si voleva avere un ruolo di partecipazione diretta nelle celebrazioni dei 50 anni del ritorno della città all'Italia. "Momenti di gioia grandissima per la stragrande maggioranza dei cittadini" quelle giornate dell'autunno 1954 che vengono rievocate dalla rassegna promossa dall'Opera Figli del Popolo e che di fatto introduce alla più grande rassegna dedicata ad ad Alcide de Gasperi, che sarà allestita dal prossimo 22 novembre. De Gasperi, ha sottolineato Illy dopo gli interventi del presidente dell'Opera Luciano Apollonio, del sindaco Roberto Dipiazza e del prof.Raoul Pupo, che se fu tra gli artefici del ritorno del capoluogo giuliano all'Italia, fu anche il protagonista della rinascita del nostro Paese dopo il secondo conflitto mondiale e soprattutto lo statista che iniziò il cammino verso la costituzione dell'odierna Unione europea. E Trieste quest'anno significativamente festeggia sia la sua seconda redenzione che l'allargamento ad Est della Ue, ha rilevato il presidente della Regione, due fatti oltremodo significativi per la storia cittadina, "l'uno, dal percorso lungo e travagliato, dal quale dobbiamo trarre insegnamenti per il futuro, l'altro che ci porta a guardare verso anni di crescita, di sviluppo e di convivenza pacifica e costruttiva tra popoli di lingue, etnie e religioni diverse".