ALTRI 2,5 MILIONI A PER SERVIZI A DONNE LAVORATRICI

(ARC) Trieste, 08 nov - E' stato talmente grande il successo del progetto Futura- Servizi di Pari opportunità varato nel 2003 dall'amministrazione regionale, che nell'arco di 20 mesi sono stati impegnati già 5.006.295 dei 5.440.000 euro messi a disposizione attraverso il Fondo sociale europeo. Per continuare l'iniziativa sino alla scadenza fissata del 2006, la Giunta regionale ha pertanto integrato il finanziamento con ulteriori 2,5 milioni di euro, investendo direttamente in un'iniziativa che si pone tra le più significative, in ambito europeo, nel campo innovativo dei voucher per i servizi utili a conciliare, nella vita delle donne, lavoro e cura familiare. "Non posso che esprimere grande soddisfazione per come sta andando il progetto" dichiara l'assessore regionale al Lavoro Roberto Cosolini, che ha proposto l'estensione del finanziamento e conferma di voler far tesoro dell'esperienza affinché "ne resti una traccia istituzionale" nella stesura della nuova legge regionale sul lavoro. Un documento che, dice Cosolini "terrà ampiamente conto del tema delle pari opportunità e del rafforzamento delle misure di conciliazione che favoriscono l'occupazione femminile". "I dati evidenziati dall'adesione a Futura confermano che il legislatore deve dare a chi ha figli piccoli la possibilità di consolidarsi nella professione e costruire una carriera" dice Perla Lusa, responsabile del progetto, osservando come se da un lato Futura ha messo in evidenza l'area del bisogno, dall'altro ha aiutato molte donne che operano nei servizi ai bambini e alla famiglia ad uscire dal precariato. Delle 1769 domande di voucher-servizi presentate e accolte, il 48 per cento (849 domande) sono state fatte per maternità con la richiesta di servizi d'asilo nido (839 domande, pari al 39,9 del totale). Prendendo a parametro la situazione familiare inoltre, si è visto che 1712 domande chiedevano sostegno a fronte della presenza di un figlio con età inferiore ai 15 anni (solo l'1,4 per cento, pari a 25 domande, riguardava un parente non autosufficiente). Le richieste sono state fatte da donne che intendevano intraprendere un percorso di formazione (305 domande) o rientrare nel mondo del lavoro (1464 domande) e 182, tra privati (profit e non), cooperative ed enti pubblici, sono stati gli erogatori dei servizi. Notevole, anche in termini di apprezzamento per la gestione, la soddisfazione espressa dalle donne. Nella media dei voti ai servizi per categoria (da 1 a 10), l'iniziativa ha totalizzato un bell'otto. Unico neo, dal momento che "le risorse non sono illimitate" rileva l'assessore è il limite di reddito per l'accesso ai servizi di Futura. A partire dalla prossima tornata di domande, infatti, potranno far richiesta solo le donne capofamiglia di nuclei monopartentali o che presentano un indicatore di situazione economica equivalente, riferito ai componenti della famiglia anagrafica, non superiore ai 25 mila euro l'anno. Inoltre, si è deciso di erogare servizi di pulizie e pasti a domicilio esclusivamente a fronte di necessità di cura ed assistenza di familiari anziani o di disabili.