ILLY E MARSILIO VISITANO MALGHE IN CARNIA

Malins (Prato Carnico), 28 ago - Per il rilancio globale della montagna bisogna mettere in rete le "strutture" in quota e fare sistema tra pubblico e privato: ne è convinto il presidente della Regione, Riccardo Illy, che accompagnato dall'assessore regionale alla Montagna, Enzo Marsilio, ha visitato oggi alcune malghe della Carnia. La prima visita in quota è stata alla tenuta silvo-pastorale di Dimon, un'area in comune di Ligosullo di proprietà di Genagricola, azienda che fa parte della holding agroalimentare del Gruppo assicurativo Generali. Accolto dal presidente di Genagricola, Giuseppre Perissinotto, presenti anche il sindaco di Ligosullo, Armando Bulliani, Augusto Viola direttore centrale regionale delle Risorse agricole, naturali, forestali e montagna e alcuni componenti del Corpo forestale, Illy e Marsilio hanno compiuto un sopralluogo per un contato diretto con la realtà e le sue problematiche. Realtà che si presta anche ad una fruizione turistica, ha evidenziato Perissinotto, a patto che la Regione intervenga nella sistemazione della viabilità di accesso alle malghe. La presenza di questa tenuta, secondo Marsilio dovrebbe essere funzionale ad un progetto di valorizzazione che andrebbe dal comprensorio del Pramosio (di proprietà della Regione, dove insiste una malga rinomata) fino a Piani di Lanza attraversando un paesaggio suggestivo e panoramico. L'itinerario ha però bisogno di soste intermedie, facenti capo a una o due malghe, (Culet e Dimon) in modo da renderlo accessibile non solo alle "gambe allenate" ma anche ai bambini ed alle famiglie. "Tra malghe, rifugi, albergo diffuso, e agriturismi possiamo soddisfare - ha rimarcato Illy - gusti differenti e richiamare turisti anche dalla vicina Austria". Per non parlare della fruizione scolastica, dove la zona di Pramosio è già oggetto di stage e corsi pratici per gli studenti degli Istituti professionali oltre che per lo stesso personale del Corpo forestale regionale. La seconda tappa ha portato Illy e Marsilio a malga Malins, 1672 metri, in comune di Prato Carnico. Qui accompagnati dal presidente del Consorzio boschi carnici, Franco Fabris, il giovane conduttore della malga, Dario Cucchiaro, ha illustrato le varie fasi di lavorazione del latte ed il complesso che annovera ambienti "storici" accanto ad altri ammodernati tenendo conto delle norme igienico sanitarie per la lavorazione del latte. Nell'ottica di uno sfruttamento intelligente della malga, sono stati pure realizzati appositi spazi, ben inseriti nel contesto del fabbricato, adatti ad ospitare singoli escursionisti ma anche famiglie e gruppi. Nel dare atto dell'intraprendenza del conduttore, Illy ha preso lo spunto per affermare che questi giovani con la loro passione e professionalità, rappresentano il futuro del sistema malgaro. La lavorazione del latte, infatti, non è solo un'attività economica ma anche un fatto culturale, significa attaccamento alla propria terra, voglia di rimanere e fiducia nella rinascita della montagna. "Anche se questa attività - ha aggiunto Marsilio - sta vivendo oggi un momento difficile (all'inizio del '900 in Carnia operavano circa 250 malghe: oggi ne sono rimaste una settantina), sono convinto che, grazie anche agli strumenti attivati dalla Regione, la malga possa proporsi quale punto di riferimento per l'economia e in particolare per lo sviluppo turistico della montagna friulana". ARC/RCR