Trieste, 3 mag - Solo quattro anni fa la digitalizzazione dei
servizi pubblici era un argomento molto distante dal dibattito
politico. In questo breve lasso di tempo l'umanità sta vivendo
invece una grande rivoluzione. Forse la più rilevante
dall'invenzione della ruota che ci ha consentito di spostarci più
rapidamente da un luogo a un altro. Allo stesso modo il digitale
oggi amplifica enormemente tutte le nostre potenzialità. Si
tratta di un'opportunità straordinaria soprattutto per le aree
marginali come quelle montane.
Lo ha affermato a Trieste l'assessore regionale al Patrimonio,
demanio, servizi generali e sistemi informativi durante la
seconda edizione della Digital Alps Conference ospitata oggi e
domani dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un
evento promosso nell'ambito della Strategia macro-regionale
Eusalp e volto a rappresentare la sintesi delle politiche europee
e delle attività per la digitalizzazione dell'area alpina.
Oltre a identificare obiettivi comuni, scopo di Eusalp è quello
di migliorare la cooperazione tra le 48 regioni dell'arco alpino,
che, pur differenti per cultura, lingua, governance e
caratteristiche del territorio, oggi più che mai sono accumunate
da un'impellente necessità di digitalizzazione.
Le tematiche di questo importante evento di respiro
internazionale sono infatti incentrate sullo sviluppo delle
infrastrutture digitali, la gestione dei dati in formato aperto,
la mobilità crossborder, le opportunità offerte dalla transizione
digitale per la crescita delle piccole e medie imprese e
l'evoluzione in chiave "smart" delle aree maggiormente
periferiche.
Le Alpi, da sempre una ricchezza naturale, paesaggistica e
culturale immensa, avevano bisogno di essere avvicinate agli
standard dei centri urbani anche per bloccare - ha sottolineato
l'esponente della Giunta nel suo intervento - lo spopolamento che
si è verificato negli ultimi decenni nelle aree montane, portando
molti giovani a cercare altrove possibilità di lavoro
maggiormente gratificanti da un punto di vista economico.
Secondo l'assessore la digitalizzazione offre invece
l'opportunità di ripopolare questi luoghi. L'augurio è che molti
giovani, grazie a questa rivoluzione, possano trovare nuove
opportunità occupazionali e sviluppare idee vincenti partendo
proprio dalle zone montane.
L'Unione europea, così come il Friuli Venezia Giulia, sta
puntando molto sui veri protagonisti del futuro: quelle nuove
generazioni finalmente capaci di pensare a una comunità solidale,
inclusiva, in cui nessuno deve restare indietro. La
digitalizzazione - ha affermato in conclusione l'esponente della
Giunta - deve essere sfruttata dall'Europa per eliminare il
pericolo delle discriminazioni puntando sulle competenze su cui
si deve continuare a investire con grande convinzione.
ARC/RT/gg