Trieste, 12 nov - La promozione di politiche attive per la valorizzazione dei beni culturali nelle località montane unisce quattro regioni italiane (Lombardia, Val D'Aosta Piemonte e Friuli Venezia Giulia) a Francia (Provence, Alpes, Cote d'Azur), Austria (Niederoesterreich) e Svizzera (Graubuenden) nel progetto Culturalp, sviluppato nell'ambito del programma comunitario Interreg IIIB.
CulturAlp è finanziato con 1,510 milini di euro, di cui 350 sono stati destinati al Friuli Venezia Giulia, ed è stato presentato oggi dagli assessori alla Cultura, Roberto Antonaz e per le relazioni internazionali Franco Iacop.
Con loro il coordinatore del progetto, Antonio Giusa del Centro regionale e di catalogazione, che ha illustrato le peculiarità del programma e, in particolare, l'attività svolta dal Centro stesso.
Fermo restando il ruolo di lead partner della Lombardia nella gestione del progetto, sarà il Friuli Venezia Giulia ad ospitare, dal 18 al 20 novembre, il prossimo "plenary meeting" dei partners di CulturAlp che avrà luogo nell'ambito di un tour a Passariano, Comeglians, Tolmezzo e Malborghetto-Valbruna.
Un'occasione importante, secondo Antonaz, per far tesoro di esperienze e soluzioni che per la Carnia non sono state trovate "non per mancanza di risorse, ma perché queste risorse non sono mai confluite in una programmazione vera". Una programmazione in cui, secondo l'assessore, il turismo culturale può rappresentare uno sbocco interessante.
A sua volta Iacop ha confermato che CulturAlp si inserisce nell'evoluzione del sistema di programmazione degli interventi comunitari, che si attuerà attraverso progetti integrati nel territorio e legati alla collaborazione transfrontaliera.
Venerdì 19 novembre, a partire dalle ore 15, il convegno "CulturAlp: proposte per lo spazio alpino del Friuli Venezia Giulia", organizzato a Tolmezzo nella sala convegni della Comunità montana della Carnia, consentirà di fare una prima verifica sulle proposte formulate a favore del nostro comprensori montano.
A Tolmezzo saranno anche presentati i risultati dello studio relativo ai due progetti cardine per la regione, entrambi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione di Orias e Malborghetto. Scelti il primo perché il suo abbandono ha consentito la conservazione dei caratteri della tradizione locale, ed il secondo perché l'alluvione del 2003 ha indottola necessità di restauri che possono essere occasione di recupero dell'identità del luogo.