Trieste, 11 apr - I controlli sui reati di carattere ambientale
non sono mai sufficienti. Per questo bisogna fare rete fra le
diverse istituzioni, stringendo accordi come quello che la
Regione ha recentemente siglato con la Guardia di Finanza per
monitorare le realtà che vogliono usufruire dei fondi del Piano
nazionale di riprese e resilienza. È strategico da una parte
comprendere come cogliere al meglio le occasioni garantite dal
Pnrr e dall'altra impedire che i malintenzionati possano
approfittare di questi finanziamenti per arricchirsi in modo
indebito.
Questo il concetto espresso dall'assessore alla Sicurezza e alle
Autonomie locali che oggi all'Università di Trieste ha preso
parte alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2021, organizzata
da Legambiente e dal Dipartimento di Scienze giuridiche, del
linguaggio, dell'interpretazione e della traduzione dell'ateneo
giuliano.
Portando i saluti del presidente della Regione, l'assessore alle
Autonomie locali ha ricordato che a causa della pandemia i
cittadini e le istituzioni hanno affrontato due anni molto
difficili. La diffusione del Covid-19 non ha portato però a un
calo dei reati così come non ha frenato le attività illegali
delle organizzazioni malavitose che, come consuetudine, hanno
invece spostato le loro attenzioni verso settori più convenienti.
L'esponente della Giunta ha sottolineato che oggi stiamo vivendo
un periodo irripetibile, contraddistinto dalla possibilità di
realizzare un straordinario rilancio della nostra economia grazie
alle ingenti risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di
ripresa e resilienza (Pnrr) che riguarderanno in particolare la
transizione ecologica.
L'assessore ha sostenuto che questi anni hanno visto le forze
dell'ordine impegnate in una moltitudine di attività di
controllo, comprese quelle legati alla diffusione del
Coronavirus, mentre il numero del personale della Pubblica
amministrazione è in costante diminuzione. Nel frattempo, anche
per le conseguenze del conflitto in Ucraina, è esplosa la crisi
energetica e sono aumentati i costi delle materie prime.
Tutti questi fattori, secondo il componente della Giunta
regionale, rendono necessari momenti di studio e di
approfondimento come quello odierno incentrato sul Rapporto
Ecomafia 2021.
ARC/TOF/pph