Zalaegerszeg (Ungheria), 24 nov - Con due distinti documenti, che recepiscono "molto positivamente" le posizioni indicate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, sottolinea l'assessore per le Relazioni Internazionali Franco Iacop, l'assemblea plenaria dei presidenti di Alpe Adria, riunitasi oggi a Zalaegerszeg (capoluogo della Contea ungherese di Zala), offre il suo contributo istituzionale e "politico" allo sviluppo di nuove collaborazioni transfrontaliere all'insegna delle Euroregioni.
E Iacop, presente oggi a Zala assieme ai vertici di governo delle 15 realtà regionali di Italia, Austria, Germania, Svizzera ed Ungheria, nonché di Slovenia e Croazia, che partecipano alla Comunità di lavoro dell'Alpe Adria (costituita a Venezia nel 1978, tra i fondatori anche il Friuli Venezia Giulia) ha rilevato come le due risoluzioni, approvate all'unanimità, rappresentino l'elemento nuovo della nuova possibile attività di quest'organismo internazionale, ora chiamato a divenire una specie di "piattaforma" di lancio di queste nuove forme di cooperazione sovraregionale.
Nel primo documento, dedicato alle "Associazioni euro-regionali per la cooperazione", Alpe Adria vede ed accoglie con favore la creazione di un preciso strumento giuridico comunitario (in particolare rappresentato dal "Gruppo Europeo per la Cooperazione Transfrontaliera-GECT" sviluppato in questi ultimi mesi dalla Ue) come momento forte per proporre una sorta di istituzionalizzazione della collaborazione fra Regioni oltre i confini nazionali.
In questo senso, la Comunità invita Stati Ue e Parlamento europeo "a concludere positivamente ed in tempi brevi le trattative necessarie per creare le basi di diritto internazionale per l'utilizzo di questi strumenti giuridici".
La seconda risoluzione, invece, che punta la sua attenzione soprattutto sulle politiche strutturali e regionali della Ue per il periodo 2007-2013, chiede che l'annunciata quota di risorse Ue del 4 per cento riservata alla "cooperazione territoriale" (in pratica la prosecuzione dopo il 2006 dei programmi Interreg) possa essere elevata in considerazione del "moltiplicarsi dei confini interni ed esterni e dell'aumento della disparità di sviluppo lungo i confini".
In secondo luogo, i Governi delle Regioni di Alpe Adria richiedono alla Commissione europea "l'adozione di regolamenti e misure atti a riequilibrare i divari fra le regioni di confine".
Tra queste, una disposizione che preveda una differenza del tetto di finanziamento massimo tra realtà territoriali confinanti pari al 20 per cento "potrebbe costituire un approccio alla soluzione del problema", mentre si dovrebbe altresì tener conto, nella distribuzione delle risorse Ue, della peculiare situazione delle regioni di confine, "che dovrebbero beneficiare di finanziamenti aggiuntivi al fine di garantire un certo livello di competitività regionale".
All'odierna assemblea di Zala, oltre all'assessore Iacop sono tra gli altri intervenuti il presidente del Veneto Giancarlo Galan (al quale è stato conferito il premio biennale istituito dalla Comunità di lavoro, al pari del rettore dell'Università di Klagenfurt, Guenther Hoedl), l'assessore carinziano alle Politiche Europee Josef Martinz, il viceministro croato Tomislav Vidosevic, il presidente di Zala, Bodog Zoltan Kiss, ed il presidente della Contea di Baranya (la più meridionale delle Regioni magiare aderenti), Ferenc Kekes, che guiderà l'Alpe Adria per il biennio 2005-2006 nell'ambito, ha annunciato, soprattutto della collaborazione in campo culturale e turistico.