Trieste, 13 dic - La Giunta regionale ha ultimato l'analisi dell'impatto della manovra fiscale nazionale sul bilancio della Regione. Per il 2005 comporterà minori entrate per 43 milioni di euro, mentre la cifra salirà a 73-75 milioni nei due anni successivi.
Lo ha annunciato l'assessore alle Risorse economiche e finanziarie Michela Del Piero, spiegando che, di conseguenza, per il 2005 si aumenterà di otto milioni l'indebitamento della Regione e si effettueranno tagli alle spese per 13 milioni. Contemporaneamente si opera per postergare un debito di 20 milioni nei confronti dello Stato, in merito al quale è in atto una trattativa che potrebbe portare anche alla sua cancellazione. Si ipotizza inoltre, secondo l'assessore, che la compartecipazione al gettito dell'Iva possa aumentare di due milioni di euro.
Per quanto riguarda i tagli, rispetto al bilancio 2005 già licenziato dalla Giunta nelle scorse settimane prima delle decisioni governative, l'assessore ha spiegato che "saranno modulati tra tutti gli assessorati".
Gli indirizzi decisi oggi dalla Giunta, che saranno formalizzati in un emendamento da presentare in Consiglio regionale, prevedono la diminuzione di due milioni nei trasferimenti alle Autonomie locali, due milioni sui programmi comunitari, 1,5 nel settore delle attività produttive, 1,965 nel settore delle sistemazioni idrogeologiche, un milione nello stanziamento per il Piano di sviluppo rurale, un milione nelle spese per il personale, 1,360 nei settori portualità, trasporto pubblico locale, pianificazione territoriale. Altri interventi di minore entità di spesa vengono rimodulati e si prevedono spostamenti di interventi dal 2005 al 2006.
L'assessore Del Piero ha espresso forte preoccupazione per gli anni 2006 e 2007, qualora non si verificasse un significativo rilancio dell'economia in grado di produrre maggiori entrate fiscali.
"Per questo motivo - ha detto - il presidente Illy ha già avanzato al capo del governo nazionale la richiesta di incontri per iniziative che portino a rispettare i principi dell'autonomia speciale della Regione".