Trieste, 24 mar - "Sogno che queste ragazze e ragazzi un giorno
possano essere ambasciatrici e ambasciatori del nostro territorio
così come è stato sempre per tutti gli studenti che hanno potuto
beneficiare degli scambi internazionali con il nostro sistema
regionale di Alta formazione. Ogni qualvolta ce n'è stata la
necessità, ora con la guerra in Ucraina così come a settembre
all'indomani di quanto accaduto in Afghanistan, la rete
universitaria del Friuli Venezia Giulia ha dato prova di
costituire un sistema coeso che mette in primo piano il tema
della cultura, dell'istruzione e della ricerca, dimostrando anche
la capacità di Ardis di rispondere in tempi molto rapidi ad
esigenze come queste".
L'assessore regionale a Lavoro, formazione, istruzione, ricerca,
università e famiglia Alessia Rosolen ha portato il benvenuto del
presidente Massimiliano Fedriga e di tutta l'Amministrazione
regionale ai sei studenti del Conservatorio di Kiev, Ukraine
Tschaikosky Academy of Music, evacuati dall'Ucraina e giunti
martedì sera a Trieste dove sono stati accolti al Conservatorio
Tartini.
Stamattina, nell'aula magna dell'istituto triestino, si è svolto
un incontro di accoglienza con le quattro studentesse maggiorenni
che hanno trovato alloggio nelle stanze messe a disposizione
dall'Ardis. Iryna, 19 anni violoncellista, Mariia 21 anni
arpista, Natalia violinista della stessa età e Irina ventunenne
con studi avanzati nel pianoforte, hanno incontrato l'assessore
assieme al presidente del Tartini Lorenzo Capaldo e alla docente
delegata Erasmus Nicoletta Sanzin che assieme a Federica Cecotti
dell'International office del Conservatorio hanno coordinato
l'operazione, rendendo possibile agli studenti ucraini il
proseguimento degli studi musicali. I due minorenni, Oleksander
trombettista e David che studia direzione d'orchestra, hanno
trovato ospitalità invece presso una famiglia triestina che ha
voluto mantenere l'anonimato.
"Siamo la prima regione ad aver dato disponibilità ad accogliere
nelle strutture della nostra Agenzia per il Diritto allo Studio,
gli studenti ucraini a cui abbiamo riservato un certo numero di
alloggi nelle residenze universitarie, garantendo loro anche il
vitto" ha riferito Rosolen. L?assessore ha inoltre ricordato come
"nei lunghi periodi di guerra il mondo della Cultura e della
Formazione hanno costruito reti per salvare persone e patrimoni
culturali. È così che oggi vogliamo garantire a questi studenti
l'opportunità di proseguire gli studi, la possibilità di
apprendere una nuova lingua, l'occasione di accrescere le loro ma
anche le nostre conoscenze, perché sono certa che anche noi
avremo molto da imparare da questa esperienza di scambio".
Intanto il gesto dell'amministrazione regionale ha già sortito
l'effetto di moltiplicare la solidarietà. Ieri è infatti giunta
all'assessore Rosolen la disponibilità del titolare di
un'importante industria tessile piemontese affinché gli studenti
ucraini possano rifornirsi di abbigliamento presso i suoi
magazzini. L'imprenditore si è detto pronto a mettere a
disposizione anche i mezzi di trasporto per giungere in Piemonte
e rifornire gli studenti di quanto necessario.
"È la dimostrazione diretta di una solidarietà che spazia e che
non si ferma davanti agli ostacoli" ha commentato Rosolen.
Il presidente Capaldo ha ringraziato la Regione per l'immediata
volontà a trovare soluzioni in tempi rapidi mettendo a
disposizione oltre che le strutture dell'Ardis anche risorse per
l'accoglienza, con la speranza che al termine dell'anno
accademico tutti gli studenti possano tornare in patria con
serenità senza aver interrotto il proprio percorso di studi.
ARC/SSA/al