Codroipo, 23 mar - "Gli interventi programmati a Codroipo
grazie ai fondi regionali, ai quali si aggiungono le risorse del
Piano nazionale di ripresa e resilienza, porteranno nei prossimi
anni alla nascita di una vera e propria cittadella della salute,
al servizio in particolare degli abitanti del Medio Friuli. Si
tratta di un investimento importante sia dal punto di vista
infrastrutturale sia da quello organizzativo e di personale, che
consentirà di sviluppare una progettualità a medio termine per il
potenziamento della medicina territoriale".
È questo il messaggio lanciato questa mattina dal governatore del
Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga durante la
presentazione ai sindaci del Medio Friuli, effettuata assieme al
vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi e ai
vertici dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale
(Asufc), del progetto di rinnovo del distretto sanitario di
Codroipo da parte dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli
Centrale, che prevede il potenziamento dell'offerta di assistenza
sanitaria sul territorio e l'integrazione di nuove attività con
quelle esistenti, mettendo così a disposizione 10 posti letto per
unità residenziali di accoglienza protratta, 12 posti letto per
l'Hospice, 30 posti letto con l'Ospedale di Comunità, 12 posti
per la cura di pazienti post acuti e numerosi servizi
ambulatoriali.
Fedriga ha spiegato che "per la buona riuscita di questo
progetto, del valore complessivo di oltre 14 milioni di euro,
sarà fondamentale la forte alleanza tra la Regione, l'Azienda
sanitaria, i Comuni, i medici di medicina generale e i pediatri
di libera scelta, i quali opereranno anche all'interno delle
strutture che verranno allestite in raccordo con gli specialisti,
così da fornire un servizio efficiente e il più vicino possibile
ai cittadini". Per il primo lotto dell'intervento sono già stati
stanziati 6,17 milioni di euro, mentre il secondo sarà finanziato
con 8 milioni, di cui 3,5 milioni di provenienza regionale e
quasi 4,5 milioni del Pnrr, ai quali si aggiungono 102mila euro
del centro territoriale di Mortegliano e 500mila euro per
realizzazione di una nuova residenza protetta per anziani
disabili.
Riccardi ha precisato che "quelli attuati dalla Giunta sulla
salute sono gli investimenti più rilevanti mai effettuati in
Friuli Venezia Giulia e sicuramente produrranno benefici
rilevanti per i cittadini. Oggi però il problema più contingente
è quello delle competenze professionali, il quale non può essere
risolto dalle Regioni, dato che serve un intervento dello Stato
per modificare i processi di accesso, abilitazione e affermazione
in merito alle professioni sanitarie, modificando anche il
rapporto con l'università. La pandemia ha messo in evidenza che
servono regole nuove nel reclutamento del personale, oltre a una
revisione del rapporto tra la medicina generale e la sanità
pubblica, che è un pilastro importante di un sistema che deve
guardare principalmente al territorio e all'ospedale solo nei
casi di maggiore criticità".
Il progetto prevede la costruzione di un ulteriore padiglione
all'interno del distretto sanitario codroipese per ospitare il
nuovo ospedale di comunità unitamente al Suap e l'hospice in modo
da poter trasferire prioritariamente gli attuali ospiti della
Rsa. Le future strutture andranno così a potenziare l'offerta di
assistenza sanitaria sul territorio integrandosi con quella
esistente. La struttura sarà divisa in tre aree. L'ingresso sarà
posizionato nel corpo centrale dell'edificio, assieme agli spazi
di accoglienza, collettivi e specialistici come la sala da pranzo
e per le attività comuni, la cucina con la relativa dispensa, il
soggiorno fruibile dagli ospiti e dai familiari e la palestra per
la riabilitazione. Nell'area riservata all'Hospice, oltre a
questo, saranno allestiti gli spogliatoi per il personale, gli
spazi a servizio del 118, gli ambulatori con i vani di servizio e
l'area per il commiato e la preparazione delle salme. La restante
parte dell'immobile ospiterà l'Ospedale di Comunità e il Suap,
con stanze doppie di degenza con bagno autonomo, i blocchi
servizi per i pazienti e gli assistiti, oltre agli spazi per il
personale infermieristico e la farmacia. Il cronoprogramma dei
lavori prevede l'ultimazione della progettazione entro la metà di
quest'anno, la partenza dei lavori all'inizio del 2023,
l'attivazione dell'ospedale di comunità nel primo semestre del
2024 e degli spazi dedicati alle cure intermedie entro la fine
del 2024.
Contestualmente sarà realizzata anche una casa della comunità,
per edificare la quale verranno abbattuti l'ex sanatorio e le sue
pertinenze. Nel nuovo edificio troveranno spazio le Associazioni
e tutte le attività territoriali, comprese quelle
socioassistenziali. La fase progettuale sarà ultimata entro
quest'anno e l'avvio dei lavori è previsto per la seconda metà
del 2023, con una previsione di ultimazione a metà del 2024 ed
entrata in funzione entro la fine dello stesso anno.
L'intervento prevede poi l'adeguamento sismico dell'attuale Rsa e
la creazione di 12 posti letto per post acuti con il
completamento del terzo piano, attualmente al grezzo, e la
demolizione della "piastra" che ora ospita i servizi
ambulatoriali.
Sarà quindi realizzata una residenza protetta per anziani
disabili, che verrà allestita in un immobile di nuova costruzione
totalmente organizzato su un unico piano per consentirne la piena
fruibilità a tutti gli ospiti. A ciò si aggiungerà infine
l'adeguamento funzionale e la messa norma del centro territoriale
di Mortegliano.
Il progetto ha riscontrato il generale apprezzamento dei sindaci
presenti e anche dei vertici della Fondazione La Pannocchia, che
hanno espresso particolare soddisfazione per la prossima
realizzazione della struttura dedicata ai disabili anziani.
ARC/MA/gg