Trieste, 21 mar - "Procedure complicate e blocchi burocratici
alle volte finiscono per diventare un ostacolo al pieno esercizio
della legalità e un freno per lo sviluppo del nostro Paese. Al
contrario una semplificazione in grado di tutelare al massimo la
trasparenza e la velocità dei processi amministrativi è un grande
alleato della legalità".
Lo ha affermato questa mattina a Trieste il governatore,
Massimiliano Fedriga, dopo la firma da parte della Regione e
delle Prefetture del Friuli Venezia Giulia della nuova intesa per
la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione
mafiosa nel settore degli appalti e delle concessioni di lavori,
servizi e forniture di carattere pubblico.
"Grazie alle tecnologie oggi a nostra disposizione possiamo far
dialogare tra loro le banche dati delle diverse istituzioni. Per
raggiungere questo risultato è necessario da una parte che le
amministrazioni aggiornino le loro procedure e, dall'altra, che
lo Stato consenta finalmente lo scambio di informazioni fra enti,
superando alcune rigidità legate alla tutela della privacy".
Tra i punti di forza dell'intesa, sottoscritta nell'ambito della
Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle
vittime delle mafie, l'acquisizione e l'elaborazione dei dati da
parte di Insiel, finalizzate proprio a migliorare
l'individuazione di eventuali criticità sugli operatori economici
interessati all'aggiudicazione degli appalti.
"La firma di questo accordo è un evento fondamentale per la
storia del Friuli Venezia Giulia - ha sostenuto nel suo
intervento l'assessore al Patrimonio e ai sistemi informativi,
Sebastiano Callari -. Realizza infatti una piena e leale
collaborazione fra le istituzioni in un'ottica di semplificazione
degli atti amministrativi che deve rappresentare il fulcro dello
sviluppo della nostra Regione. Un risultato ottenuto grazie a
Insiel, che ancora una volta dimostra di essere un'eccellenza al
servizio del nostro sistema".
"Grazie a questo strumento, che si basa anche su un miglior
utilizzo dei sistemi digitali reso possibile proprio dai
professionisti di Insiel, le forze dell'ordine - ha spiegato
Callari - riusciranno a potenziare di dieci volte la loro
capacità di verifica di quelle informazioni sulle imprese che
sono già in rete, limitando così le infiltrazioni delle
organizzazioni malavitose negli appalti pubblici, soprattutto in
questa fase caratterizzata dai grossi investimenti garantiti dal
Pnrr".
"La stretta collaborazione fra le Prefetture e il sistema degli
appalti della Pubblica amministrazione, che in Friuli Venezia
Giulia trova nella Centrale unica di committenza (Cuc) la
principale protagonista, porterà a una velocizzazione delle
procedure in favore sia di chi fa impresa che della collettività
in modo trasparente e nel pieno rispetto della privacy. Questa -
ha aggiunto l'assessore - è una best practise, un modello che va
esportato in altre aree del Paese".
L'intesa prevede un miglioramento dell'interscambio informativo,
anche attraverso l'interconnessione di banche dati, sistemi di
videosorveglianza e sale operative esistenti tra le pubbliche
amministrazioni interessate con l'obiettivo di assicurare una
maggiore efficacia delle azioni di vigilanza, controllo e
monitoraggio da parte di tutti i soggetti preposti ai sensi della
normativa vigente.
I diversi capitoli previsti dall'accordo si concentrano sugli
obblighi di integrazione ai bandi, capitolati e contratti; sulle
attività di monitoraggio; sulle necessarie dichiarazioni
dell'aggiudicatario del contratto o concessione; sulla sicurezza
sul lavoro; sulle iniziative formative sulla legalità; sulla
tracciabilità dei flussi finanziari; sull'utilizzo delle banche
dati.
"Il Pnrr rappresenta un treno da prendere al volo senza
sbagliare. Lasciare queste risorse in mano alla malavita
significa fallire un appuntamento con la storia che - ha
sottolineato ancora Callari - certamente non possiamo
permetterci".
"Il Friuli Venezia Giulia, nonostante la pandemia e adesso il
conflitto in Ucraina, continua a registrare risultati economici
straordinari per quanto riguarda l'export e l'occupazione. La
tenuta del nostro sistema è legata all'alleanza che istituzioni,
imprese e cittadini hanno saputo stringere. Fare squadra nei
momenti difficili - ha concluso il governatore Fedriga - ci mette
infatti nelle condizioni di essere più competitivi e di superare
insieme le difficoltà".
L'intesa fra la Regione e le prefetture di Trieste, Udine,
Gorizia e Pordenone è stata siglata nell'ambito del seminario "Il
Friuli Venezia Giulia per la legalità e la prevenzione dei
tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti
pubblici" che ha visto la partecipazione anche dei rappresentanti
dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), della
Procura della Repubblica di Trieste e di Insiel.
Tra gli altri sono intervenuti anche Nicola Altiero, generale di
brigata della Guardia di finanza e vice direttore tecnico
operativo della Direzione investigativa antimafia (Dia) e, in
modalità telematica, Giuseppe Busia, presidente dell'Autorità
nazionale anticorruzione (Anac).
ARC/RT/al