Trieste, 15 set - Niente trattativa con i sindacati di Insiel fino a quando non sarà revocato lo sciopero indetto da alcune organizzazioni dei lavoratori della sede udinese per il 23 settembre. Lo ha annunciato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, in apertura della riunione con i rappresentanti delle maestranze dell'azienda informatica regionale, in calendario questa mattina a Trieste, nella sede di rappresentanza della Regione, precisando che "l'incontro è aggiornato a quando lo sciopero sarà revocato". "Abbiamo ottenuto dal Governo la proroga al decreto Bersani per occuparci di Insiel in maniera capillare - ha spiegato il governatore prima di alzarsi dal previsto tavolo di lavoro con i sindacati - e, in coerenza con la scelta coraggiosa di non vendere la società, abbiamo avviato un percorso comune ad alto livello, impegnando il presidente della Regione, tre assessori (De Anna, Riccardi e Savino, ndr) ed uno staff al completo con l'obiettivo di individuare le soluzioni migliori per lavoratori, azienda, Regione e contribuenti del Friuli Venezia Giulia". "Il CdA di Insiel ha lavorato molto alla stesura di un piano industriale adeguato - ha aggiunto Tondo - e ciò nonostante oggi ci ritroviamo uno sciopero proclamato per il 23 settembre. Noi crediamo - ha sottolineato - nel dialogo costante e proficuo che contraddistingua una trattativa corretta fra tutte le parti coinvolte, ma non siamo disposti ad avviarla senza una preventiva revoca dello sciopero". Dopo la dichiarazione di Tondo, assieme al presidente della Regione ed agli assessori Elio De Anna, Riccardo Riccardi e Sandra Savino, hanno immediatamente abbandonato il tavolo anche i vertici di Insiel, il presidente Valter Santarossa e l'amministratore delegato Dino Cozzi. "Siamo pronti a riprendere il confronto nel momento in cui lo sciopero sarà revocato - ha confermato Santarossa - e se necessario siamo pure disponibili a rinviare il CdA (previsto il 23 settembre, ndr) di qualche giorno". ARC/FC