Trieste, 4 mar - "Nell'Alto Medioevo il nostro territorio era
tutt'altro che periferico. Affacciato sull'Adriatico e rivolto
verso l'Europa è stato invece un punto di riferimento per i
commerci e per gli scambi anche di carattere culturale. Un
patrimonio di racconti e di conoscenze valorizzato dalla
Fondazione de Claricini Dornpacher che, nonostante le difficoltà
legate alla pandemia, dimostra di essere in grande crescita.
L'Amministrazione regionale continuerà a sostenere questa
importante realtà e chi crede fortemente nel potere del bello e
della cultura, della storia e dei suoi insegnamenti".
Lo ha affermato l'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, che oggi
ha partecipato a Bottenicco di Moimacco alla presentazione del
volume "I de Claricini Dornpacher in Friuli", edito da Forum
Editrice Universitaria Udinese, una pubblicazione che contiene
interventi di carattere storico, documentale e archivistico
"Viviamo un momento complicato, minato dalla guerra che
imperversa a due passi dai nostri confini. Proprio per questo,
oggi che celebriamo i 50 anni della Fondazione voluta da una
donna illuminata e studiosa come Giuditta, dobbiamo augurarci che
il lavoro della Fondazione si possa sviluppare ancora,
coinvolgendo sempre più giovani e visitatori".
"Tra i nostri obiettivi c'è anche quello di far conoscere le
bellezze di Villa de Claricini Dornpacher conosciute ancora
troppo poco: i suoi arredi, i giardini, la sua elegante
struttura".
Nel corso del suo intervento l'assessore Zilli ha sottolineato
che tra le pubblicazioni volute dalla Fondazione c'è anche quella
dedicata a Dante e ai codici friulani della Commedia. Oltre a
celebrare il Sommo Poeta, questo volume ricorda che Nicolò de
Claricini Dornpacher trascrisse la Divina Commedia nel 1466.
"Il Codice Claricini, oggi custodito a Padova, è l'unico
esemplato in Friuli - trascritto cioè dall'originale - e
testimonia la notorietà di Dante anche in queste zone. Non si ha
certezza che abbia soggiornato nel nostro territorio tra 1320 e
il 1321, ma ad ogni modo si tratta - ha concluso Zilli - della
più antica traccia di diffusione della Divina Commedia nel
Patriarcato di Aquileia".
ARC/RT/pph