Trieste, 08 set - Le prospettive dell'ampliamento delle attività del Nuovo Arsenale Cartubi sono state analizzate oggi a Trieste dagli assessori regionali Riccardo Riccardi ed Alessia Rosolen nel corso di un incontro con i vertici della società, Giovanni (presidente) e Mauro (amm.delegato) Franco.
Nel sopralluogo agli spazi dell'ex cantiere San Marco di Trieste, (oggi gestito da Cartubi, che il prossimo mese vedrà scendere in mare da quello scalo - dopo 40 anni - una nave ("chimichiera" da 9 mila tonnellate), è stato confermato che la società ha tutte le potenzialità per inserirsi con successo nel mercato della costruzione dei grandi yacht.
Un mercato del lusso, trainato da clienti arabi, russi ed un domani anche cinesi (costantemente richiamati dal "made in Italy"), che oggi sempre più si sta orientando sulla richiesta di navi non più da 25 metri, bensì dai 40 agli 80 metri di lunghezza, hanno osservato Giovanni e Mauro Franco: è questo infatti il business che il Nuovo Arsenale Cartubi vorrebbe affrontare, puntando sulla realizzazione di grandi yacht, sul loro cosiddetto refitting (in pratica il restyling della nave) e sul rimessaggio invernale.
Oggi il cantiere offre lavoro a circa 300 persone ma in futuro - con il ventilato incremento delle attività, ha indicato l'ad Mauro Franco - si ritiene che l'occupazione potrebbe raggiungere anche le 500 unità.
ARC/RM