Monte Bernadia, 7 set - È orientato verso la Russia e il fronte su cui morirono migliaia di soldati italiani il Faro degli Alpini, che dal monte Bernadia domina la piana di Tarcento. Inaugurato nel settembre del '58, il monumento, opera di Gianni Avon, "ricorda da allora i Caduti per la pace e la libertà e i volontari che hanno dato risorse ed energie e ne hanno reso possibile la realizzazione" ha detto il presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha partecipato alla cerimonia organizzata dall'Ana di Udine per il suo cinquantenario. Ai piedi del monumento, tra lo sventolio di bandiere e labari, hanno trovato posto penne bianche e nere, alpini in divisa e non, la fanfara della Julia e numerose autorità. Oltre a Tondo, che da qui ha voluto dare un abbraccio "ai vecchi alpini e ai giovani, che sono andati nel mondo a tenere alta la bandiera del nostro Paese e a testimoniare che libertà e democrazia sono valori che vanno difesi", erano presenti gli assessori regionali Vanni Lenna e Roberto Molinaro, i consiglieri regionali Paolo Ciani e Alessandro Tesini, il sindaco di Tarcento Roberto Pinosa e numerosi suoi colleghi di altri Comuni, il presidente della Provincia di Udine, Piero Fontanini, i comandanti della Julia, generale Paolo Serra, e delle Truppe alpine, generale Bruno Petti. "Dobbiamo molto all'Associazione nazionale alpini per quanto ha fatto nell'immane tragedia del terremoto e per quanto sta facendo ora ogniqualvolta ci siano delle difficoltà", ha detto ancora il presidente, facendo riferimento all'impegno degli alpini nell'ambito della Protezione civile. Poi, sottolineando l'importanza dei valori "che gli alpini hanno sempre testimoniato con forza", su cui fonda la comunità del Friuli Venezia Giulia, il presidente ha dichiarato che oggi essi vanno declinati al futuro "facendo sì che la percezione di ciò che è stato fatto, il ricordo, la storia, il senso di autorità e di rappresentanza nei confronti dei più deboli venga trasferito alle giovani generazioni". "Questi valori, la forza di volontà che questa terra ha avuto, lo spirito di sacrificio che ci è stato tramandato sono momenti su cui investire", ha detto Tondo ricordando che oggi il Friuli Venezia Giulia si trova "a rappresentare una piattaforma logistica attraverso cui passano grandi traffici di persone, merci, innovazione, sviluppo al centro di un'Europa che si assume sempre maggiori responsabilità". Un ruolo positivo, da giocare nei prossimi anni comunicando a tutti ottimismo e fiducia perché, anche se i tempi sono difficili, "col pessimismo - ha detto il presidente - non si va da nessuna parte". ARC/Luciana Versi Zambonelli