Trieste, 01 set - "Il Terminal intermodale di Fernetti, situato ad una quindicina di chilometri dal Molo VII del porto di Trieste, conferma potenzialità importanti e la possibilità di ulteriori sviluppi e valorizzazioni nel segno di quella logica integrata che deve valere per tutte le strutture portuali e retroportuali del Friuli Venezia Giulia".
Così si è espresso oggi l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi al termine del sopralluogo svolto all'autoporto di Fernetti (sul Carso triestino) con il sottosegretario all'Ambiente ed alla Tutela del Territorio e del Mare Roberto Menia, il vicesindaco di Trieste Paris Lippi ed il presidente dell'Autorità portuale, Claudio Boniciolli, accolti dal presidente e dall'amministratore delegato del Terminal, Giorgio Maranzana e Claudio Grimm.
La piattaforma integrata FVG, ha infatti sottolineato Riccardi, funziona solo c'è integrazione tra le strutture portuali ed il sistema logistico alle spalle degli scali regionali e "Fernetti rappresenta uno dei punti fondamentali di questo sistema, risultando in stretta relazione con il porto di Trieste".
In quest'ottica, confermando prossimi sopralluoghi anche alle strutture di Gorizia e Cervignano, l'assessore Riccardi ha indicato la prospettiva di un nuovo Piano regionale generale dei Trasporti, "sul quale abbiamo già iniziato a lavorare".
Con i vertici di Fernetti Spa, Riccardi, Menia, Lippi e Boniciolli hanno analizzato in dettaglio l'operatività del terminal, valutando le possibilità di collegamento ferroviario con il porto e l'utilizzo delle aree interne all'autoporto per la sosta di container, anche allo scopo di rendere più "operativi" gli spazi retrostanti le banchine portuali.
Oggi, hanno rilevato Maranzana e Grimm, a Fernetti (24 mila mq di magazzini e 130 mila mq di piazzali, di cui 27 mila in locazione all'Autorità portuale per i mezzi da imbarcare sui traghetti da e per la Turchia e possibilità di un'espansione del terminal su ulteriori 20 mila mq) vengono registrati in entrata o in uscita 140 mila camion all'anno.
Si sta inoltre completando la realizzazione di un impianto fotovoltaico con la posa di 4.400 pannelli in silicio (costo 6,5 milioni di euro, con un mutuo Frie per il 70 per cento della spesa), che potrà essere inaugurato nel prossimo mese di ottobre e di un impianto per il trattamento delle acque meteoriche e reflue. Partiranno invece la prossima settimana i lavori di costruzione di un magazzino da 6 mila metri quadrati (una spesa di 1,8 milioni di euro, per gran parte con risorse Ue destinate dalla Regione sui fondi dell'Obiettivo 2), con l'ipotesi di dedicare una parte dei nuovi spazi alla cosiddetta "catena del freddo" per i prodotti surgelati, considerata la sempre maggiore richiesta che in questo senso giunge a livello nazionale ed internazionale.
ARC/RM