Previste la casa e l'ospedale di Comunità oltre alla centrale
operativa territoriale
Cividale del Friuli, 17 feb - "Partiamo da Cividale del Friuli
per presentare il piano di potenziamento del sistema
socio-sanitario che in questo territorio, fra fondi del Pnrr e
regionali, potrà contare su circa 10 milioni di euro. Nel
Cividalese troveranno spazio due dei tre assi portanti della
sanità descritti nella riforma sanitaria, le cure intermedie e il
territorio, vale a dire l'ospedale di comunità, la casa di
comunità e la centrale operativa territoriale. Il piano darà una
prospettiva concreta al presidio sanitario e un miglioramento dei
servizi alla salute del comprensorio".
Lo ha detto il Governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, durante la presentazione con il
vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, del
programma di investimenti per il presidio di Cividale del Friuli
e per l'ambito territoriale Natisone. La prima riunione si è
tenuta oggi al distretto di Cividale del Friuli, alla presenza
dei 17 Comuni dell'ambito, del direttore generale di Asufc, Denis
Caporale, del direttore del distretto sanitario di Cividale del
Friuli Anna Paola Agnoletto, del direttore sanitario di Asufc
Laura Regattin, della rappresentanza dei medici di medicina
generale con Eliano Bassi, Guglielmo Lucca e Marino Sodde e, per
i pediatri di libera scelta, Vincenzo Colacino.
Fedriga ha assicurato sulla ripresa di tutte le attività che sono
state sospese per rispondere alla pandemia. "Garantisco - ha
detto - che verranno riattivate quando l'emergenza sanitaria ci
consentirà di riportare il personale sanitario nei ruoli di
origine".
Un inciso ha riguardato l'aumento dei posti letto dagli attuali
49 ai futuri 65 "che testimonia, con chiarezza - ha detto Fedriga
- quanto l'attuale amministrazione regionale crede in questo
presidio ospedaliero e nei servizi che potrà erogare a tutta la
comunità".
Il governatore ha poi ricordato il senso della riforma sanitaria
che dà una missione ai presidi "abbiamo deciso di specializzare e
non di chiudere".
Sull'emergenza pandemica ha rimarcato la necessità di compiere
delle scelte che devono adeguarsi ai cambiamenti dettati dalla
situazione pandemica che garantiscano il diritto alla salute dei
cittadini ma anche la tenuta economica del sistema.
Fedriga e Riccardi hanno sottolineato come attraverso il Piano
nazionale di ripresa e resilienza il sistema sociosanitario del
Friuli Venezia Giulia riceverà importanti risorse che si
affiancheranno a quelle regionali già destinate agli investimenti
in sanità e ai fondi per l'aggiornamento tecnologico.
Sul punto il vicegovernatore ha rimarcato l'importante
investimento del piano illustrato oggi, frutto di risorse statali
e regionali "attraverso il quale completeremo il percorso di
riqualificazione dei servizi sanitari in quest'area dando una
garanzia di sanità più solida in ognuno degli Ambiti regionali".
Gli investimenti complessivi nel comparto della salute in questa
legislatura, secondo Riccardi, raggiungeranno i 750milioni di
euro, di cui 411 milioni da fondi regionali. "Una quota rilevante
- ha detto il vicegovernatore - se si tiene conto che negli
ultimi 15 anni le risorse sono state un miliardo e 355 milioni.
Si tratta di risorse che mettono in sicurezza il sistema e con le
quali portiamo avanti la progettualità prevista nella legge di
riforma che è stata rallentata dalla pandemia".
La pianificazione regionale prevede 52 case di comunità, 29
moduli di ospedali di comunità e 12 centri territoriali. Dei 10
milioni di euro destinati al Cividalese 4,5 sono fondi statali e
5 milioni e 500 mila euro derivano dal piano degli investimenti
della Regione con proprie risorse.
Riccardi ha poi ricordato la revisione delle regole per il
funzionamento delle strutture residenziali per gli anziani "un
sistema che deve fare passi avanti e sulla quale lavoreremo in
parallelo al piano presentato oggi".
Nel dettaglio, come ha spiegato Caporale, è prevista
l'attivazione della Casa della comunità-hub del distretto di
Cividale del Friuli: 750 mq adibiti a spazi ambulatoriali e
assistenziali all'interno dell'edificio del distretto sanitario
(1. piano) e l'attivazione di una centrale operativa territoriale
(Cot) al piano terra dell'edificio del distretto.
Un ulteriore obiettivo è la realizzazione di un ospedale di
comunità, un nuovo corpo di fabbrica adiacente a quello
esistente, dove troveranno spazio attività che al momento non ci
sono: una struttura sanitaria della rete territoriale dotata di
almeno 20 posti letto rivolta alla presa in carico di pazienti
che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità
clinica e/o che non possono essere assistiti adeguatamente a
domicilio per motivi socio sanitari. La finalità è quella di
migliorare l'appropriatezza delle cure e ridurre gli accessi
impropri ad altre prestazioni (come quelli al pronto soccorso o
ad altre strutture di ricovero ospedaliero).
Quanto agli obiettivi del Pnrr in merito alle grandi
apparecchiature, è prevista l'adozione di un sistema
polifunzionale per la radiologia digitale diretta in sostituzione
di un sistema radiologico tradizionale obsoleto. Previsti anche
l'acquisto di 30 letti elettrici con fondi regionali e ulteriori
tecnologie (Ecg, sollevatori, saturimetri).
Entro il 28 febbraio prossimo verrà trasmesso il piano attuativo
delle opere finanziate con fondi del Pnrr e per la fine dell'anno
è prevista l'approvazione dei progetti per arrivare ad affidare i
lavori entro il 30 settembre 2023 mentre la conclusione delle
opere avverrà entro la fine del 2025.
Durante la riunione è stato inoltre chiarito che la sede
territoriale di via Drusin a Manzano sarà oggetto di un
intervento di ridefinizione dell'ingresso e del miglioramento
antincendio della sede; la spesa, pari 500mila euro, saranno a
carico della Regione. La fine dei lavori è prevista entro
dicembre 2023.
ARC/LP/al