Trieste, 03 lug - I ministri dei Trasporti di Italia, Antonio
Di Pietro, e di Slovenia, Janez Bozic, presenteranno a Bruxelles,
entro il 23 luglio, una domanda congiunta di finanziamento per 42
milioni di euro da destinare alla progettazione della linea ad
alta capacitÖ ferroviaria Trieste-Divaccia. Ed il ministro Di
Pietro, entro lo stesso giorno, chiederÖ che la Ue si affianchi
all'impegno dell'Italia per la progettazione definitiva della
Ronchi Sud -Trieste, erogando la metÖ dell'importo necessario (il
costo complessivo ß di 44 milioni di euro).
A Nord-Est il Corridoio V ha fatto in un anno enormi passi
avanti: lo conferma l'assessore regionale alle Infrastrutture di
Trasporto Lodovico Sonego, che oggi ha incontrato a Trieste il
sottosegretario al Commercio Internazionale Milos Budin. Il
sottosegretario sarÖ infatti lunedå prossimo a Lubiana per
parlare dei rapporti economici e commerciali tra i due Paesi ma
anche per portare avanti il discorso, da tempo avviato e ormai a
buon punto, nota Sonego, sulla tratta regionale (Ronchi
Sud-Trieste) e transfrontaliera (Trieste-Divaccia) del Corridoio
V.
Budin e Sonego hanno valutato assieme i diversi tracciati (quello
di partenza, quello suggerito dalla Commissione nazionale che
aveva bocciato il progetto presentato dalla RFI nel 2003,
sollecitando il passaggio sotto ciglione carsico da Aurisina in
poi, e quello frutto della concertazione tra la Regione ed i
Comuni interessati, sottoscritta nel 2004) della tratta Ronchi
Sud-Trieste. E hanno commentato lo sviluppo della "morbida Esse"
che, passando sotto San Lorenzo, a monte della Val Rosandra,
attraversa il confine per rientrare, per un breve tratto, in
Italia prima di svilupparsi in Slovenia sino a Divaccia.
Per definire il punto di contatto tra la linea italiana del
Corridoio V, che oggi si chiude a Cattinara, e quella slovena, la
Regione ha lavorato moltissimo, sulla base di forti rapporti con
il Governo e con la Commissione europea, rileva Sonego, il quale
ricorda che agli inizi la Slovenia considerava tutt'altro che
prioritario il collegamento transfrontaliero con l'Italia, e
preferiva anteporre a quest'ultimo il nuovo collegamento
ferroviario tra il porto di Capodistria ed il nodo di Divaccia.
Il tracciato definitivo delle due tratte che Sonego, carte
topografiche e documenti alla mano, ha illustrato oggi al
sottosegretario Budin, ß quasi tutto in galleria, perchá, ha
sottolineato l'assessore, tanto l'Italia che la Slovenia hanno
dimostrato pieno accordo sull'importanza di realizzare opere che
abbiano il minor impatto ambientale possibile.
Tornando alla Ronchi Sud-Trieste, Budin ha ricordato che il
Governo ha inserito l'opera tra quelle considerate di interesse
prioritario, destinando alla sua realizzazione, con un
provvedimento inserito nel documento di programmazione
finanziaria 2008, 1,9 miliardi di euro.
In massima parte in galleria, la Ronchi Sud-Trieste ha due unici
punti all'aperto: uno in una dolina nei pressi di Aurisina per
150 metri e l'altro subito prima del Lisert, in area Pietrarossa.
E' stato anche risolto, trasferendo il tracciato a valle, il
problema del passaggio attraverso Iamiano e i Laghetti delle
Mucille, e dopo il Lisert la ferrovia correrÖ in galleria sotto
l'autostrada.
Per quanto riguarda il Monfalconese stiamo rinegoziando l'accordo
stipulato nel 2004 in termini migliorativi, ha detto Sonego,
ricordando che il progetto che RFI si accinge a presentare
all'approvazione definitiva della Commissione governativa
competente terrÖ conto di tutte le indicazioni del territorio,
compreso il perfezionamento della tratta nell'area
Ronchi-Fogliano, dove, prima dell'accordo del 2004, per collegare
la tratta a Gorizia era stato proposto di realizzare un percorso
in superficie su piloni di 15 metri di altezza. "In sede di
accordo del 2004 con i sindaci - spiega Sonego - abbiamo invece
ipotizzato una soluzione interrata che passa sotto l'aeroporto ed
arriva alla stazione di Redipuglia". Un ulteriore aggiornamento
prevede altre due piccole modifiche nell'area monfalconese: una
per risolvere alcuni problemi tecnici di altimetria e un'altra
per evitare di passare sotto la vasca di oscillazione
dell'Acquedotto di Trieste.
Senza ulteriori espropri il binario verrÖ raddoppiato a Ronchi,
che vedrÖ migliorare la sua viabilitÖ grazie all'eliminazione dei
passaggi a livello, mentre, per fare in modo che i treni
provenienti da Gorizia non debbano far retromarcia per inserirsi
sul binario per Trieste, ß stata ideata la cosiddetta
"racchetta", curva chiusa in galleria sotterranea che ha il
vantaggio di essere, tra l'altro, il sistema più moderno e meno
costoso.
ARC/Luciana Versi Zambonelli