Trieste, 09 gen - L'assessore alla Cultura Roberto Antonaz, a
nome della Regione Friuli Venezia Giulia, ed il sindaco di
Cividale del Friuli, Attilio Vuga, hanno sottoscritto oggi a Roma
l'intesa per l'attuazione del cosiddetto Piano di gestione del
sito "Italia langobardorum: centri di poteri e di culto
(568-774)" che l'Italia presenterÖ quest'anno per l'inserimento
di Cividale, in qualitÖ di capofila, e di altri siti nazionali
legati alla civiltÖ longobarda, nella Lista del Patrimonio
mondiale dell'UNESCO.
Alla cerimonia della firma (per il ministero per i Beni e le
AttivitÖ culturali il documento ß stato siglato dal
sottosegretario Danielle Mazzonis, nonchá dai rappresentanti
della Provincia di Udine e della direzione regionale per i Beni
culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia) ß
intervenuto anche il ministro Francesco Rutelli.
Per la prima volta, come ricorda l'assessore Antonaz
(all'incontro al ministero a Roma era presente il vicepresidente
del Consiglio regionale Carlo Monai), l'Italia non presenta
un'unica candidatura, benså un "percorso culturale" legato ai
centri di poteri e di culto della civiltÖ longobarda, un percorso
comunque che vede la piena centralitÖ di Cividale del Friuli.
Antonaz ha quindi manifestato la sua piena soddisfazione per
questo importante atto sulla strada del riconoscimento da parte
dell'UNESCO (va ricordato, rileva ancora l'assessore, che giÖ
Aquileia ß inserita nella Lista del Patrimonio mondiale) ed il
suo ringraziamento al Governo nazionale per una scelta che di
fatto va a premiare la cittÖ di Cividale e tutto il Friuli
Venezia Giulia.
"Particolare merito" va inoltre riconosciuto al sottosegretario
Mazzonis, ha osservato Antonaz, ed al Comune di Cividale, che ha
tenacemente portato avanti questo progetto, ricordando la
costante piena sintonia tra Regione e ministero non solo per
questa candidatura della cittÖ ducale ma anche per l'istituzione
della Fondazione per Aquileia.
Nell'intesa oggi sottoscritta a Roma, alla "capofila" Cividale
del Friuli si aggiungono le localitÖ longobarde di Brescia,
Castelseprio, Gornate Olona, Spoleto, Campello sul Clitunno,
Benevento e Monte Sant'Angelo, che "si impegnano a coordinarsi e
a collaborare per la valorizzazione delle aree ricadenti nel sito
"Italia langobardorum" per il quale si chiede l'inserimento nella
Lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO, nonchá per la tutela e
la riqualificazione urbana e paesaggistica e la valorizzazione
socio-economica dei territori di riferimento delle aere
candidate".
ARC/RM