Marano Lagunare, 29 gen - "Rinnovare il Giorno della Memoria,
per scongiurare il ripetersi di drammi che hanno percorso la
storia anche nel nostro Paese, significa diffondere la percezione
della necessità di combattere le forme di razzismo e di
totalitarismo che minacciano la libertà dei cittadini.
Specialmente in quest'epoca non facile, percorsa dalla pandemia
ma caratterizzata anche da criticità che emergono in varie parti
del mondo. In questo caso, la 'pietra d'inciampo' in ricordo di
Marco Bianchi, ufficiale dell'esercito italiano nato a Marano
Lagunare e morto in campo di concentramento, testimonia che il
dramma della guerra e quello del totalitarismo hanno avuto quali
vittime e protagonisti anche le nostre realtà e la nostra gente,
e ciò si deve tramutare in un insegnamento rivolto a tutti,
soprattutto ai cittadini del domani".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti,
intervenendo oggi a Marano Lagunare alla scopertura della 'pietra
d'inciampo': una piastra d'ottone simbolo delle vittime del
nazismo, che ricorda Marco Bianchi, sull'uscio della casa natia
dell'ufficiale italiano.
In forza al 2° Reggimento Fanteria "Re", Bianchi, decorato al
Valor Militare durante la Grande Guerra, antifascista convinto
abbandonò nel 1940 la carriera militare e dopo l'occupazione
nazista divenne collaboratore della Resistenza. Fu arrestato
dalla Gestapo a Udine nell'agosto 1944, mentre tentava di
ricongiungersi con l'Esercito italiano cobelligerante che
combatteva al Sud Italia, e venne rinchiuso prima nelle carceri
di via Spalato a Udine e poi deportato a Dachau, dove morì il 22
gennaio del 1945.
"L'opposizione al regime nazista - ha aggiunto Pizzimenti -,
ancor più significativa se decisa per opposizione al
totalitarismo da parte degli ex alleati come lo erano i soldati
italiani, di cui migliaia deportati nei lagher in Germania, deve
servire da esempio specialmente ai nostri giovani a saper
guardare al futuro tenendo ben salde le proprie convinzioni e le
scelte da attuare nel rispetto degli altri".
"A garanzia - ha concluso l'assessore - di un futuro più sereno e
libero dalle ombre dell'odio che spesso si diffondono laddove
tragedie della storia e personaggi come Marco Bianchi sono cadute
nell'oblio".
ARC/CM/gg