ILLY RICEVUTO AL PARLAMENTO AUSTRIACO

Vienna, 24 set - Con l'ormai prossimo allargamento ad Est dell'Unione europea si apriranno straordinarie opportunitÖ che potranno essere meglio colte collaborando assieme. Ma per favorire lo sviluppo dell'economia, dei traffici e del movimento turistico nei confronti di un'area dove vivono 76 milioni di persone ß indispensabile un armonico sviluppo delle infrastrutture di trasporto. In ogni caso, da subito, l'intera regione Friuli-Venezia Giulia ß a disposizione degli imprenditori austriaci con il suo sistema portuale. Sono questi i principali messaggi che il presidente della Regione, Riccardo Illy, a Vienna assieme all'assessore ai Trasporti Lodovico Sonego ed al presidente dell'AutoritÖ portuale di Trieste Maurizio Maresca, ha rivolto oggi nella sede del Parlamento austriaco ai tre presidenti dell'assemblea (Andreas Khol, Franz Fischer, Thomas Prinzhorn), a diversi deputati tra i quali il più volte ministro Casper Einem, ed al segretario generale dell'Associazione degli industriali d'Austria, Lorenz Fritz. Ad Illy, il cui ingresso nell'aula ß stato pubblicamente annunciato dal presidente di turno dell'Assemblea, i parlamentari austriaci - interrompendo i lavori - hanno tributato un caloroso applauso. Il presidente della Regione, dopo aver ricevuto ieri dal ministro dei trasporti Hubert Gorbach risposte che egli stesso ha definito "abbastanza incoraggianti" in merito all'ammodernamento della rete ferroviaria austriaca, ha ribadito nei colloqui odierni la strategia del Friuli-Venezia Giulia. "La nostra via naturale per gli scambi commerciali con l'Est Europa - ha ricordato Illy - passa lungo la direttrice del Corridoio 5, il cui sviluppo richiederÖ però tempi assai lunghi, specie per quanto riguarda la ferrovia". Su questo aspetto Illy ha evidenziato la disponibilitÖ recentemente manifestata al Governo sloveno a creare, con Autovie Venete, una societÖ mista che consenta di accelerare la realizzazione dell'autostrada verso l'Ungheria, "per la quale vedrei bene la partecipazione di ditte austriache". Nel frattempo però, secondo Illy, la vera alternativa, dopo il raddoppio della ferrovia Pontebbana, consiste nell'attraversare l'Austria, con il rapido superamento delle strozzature ancora presenti sia in direzione di Salisburgo che verso Vienna. Una sfida questa raccolta sia dall'Assindustria austriaca, con Fritz che ha sostenuto come anche gli imprenditori privati possano fare molto, sia dal presidente Prinzhorn, che si ß detto convinto che l'Austria debba impegnarsi molto su questo fronte. Parallelamente l'ente gestore del servizio ferroviario austriaco - ß stato questo l'invito manifestato dal presidente del Friuli-Venezia Giulia - potrebbe operare direttamente nella nostra regione, prelevando le merci nei nostri porti e portandole a destinazione. Non ß mancato da parte di Illy un accenno alla Commissione europea, che al momento rivolge "scarsa attenzione allo sviluppo delle infrastrutture a Sud delle Alpi". Ed in ogni caso "la UE dovrebbe anche avere un ruolo di regia nello stabilire i tempi necessari a realizzare le varie opere". Nei colloqui al Parlamento il presidente Illy ha inoltre riaffermato che la reintroduzione degli Ecopunti, chiesta dal Governo austriaco per altri tre anni, andrebbe contro il principio della libera circolazione delle merci. Infine ha evidenziato come proprio ieri mattina, nell'incontro con il presidente del Veneto Giancarlo Galan, si ß ravvisata la necessitÖ di un coordinamento dell'attivitÖ di tutti i porti del Nord Adriatico, da Fiume, in Croazia, a quelli veneti, per dare a ciascuno una missione specialistica al fine di evitare inutili sovrapposizioni. ARC/PPD