Trieste, 17 set - Il presidente del Friuli-Venezia Giulia
Riccardo Illy ha confermato oggi alla presidente di AREA Science
Park Maria Cristina Pedicchio, nel corso dell'incontro con la
presidente di Federchimica e presidente ed amministratore
delegato del "Gruppo Bracco", Diana Bracco, il pieno sostegno
della Regione alle due più recenti iniziative promosse dal parco
scientifico triestino, oggi ente pubblico di ricerca del
ministero dell'Istruzione, UniversitÖ e Ricerca.
Il primo progetto al quale la Regione intende offrire supporto ed
assistenza finanziaria, ha indicato Illy, ß quello
dell'"Innovation Network", nato per diffondere a tutto il
Friuli-Venezia Giulia le opportunitÖ di trasferire nuove
tecnologie alle imprese.
Il progetto vuole sviluppare dieci "Centri di competenza", ha
illustrato la Pedicchio, dislocati sul territorio regionale (ad
esempio nel distretto della Sedia, a Ruda per l'agroindustria, a
Monfalcone per la nautica, nel Pordenonese per le lavorazioni
plastiche) che siano "cinghia di trasmissione" tra il mondo della
ricerca, della competenza, ed il sistema imprenditoriale locale.
"Un ruolo fondamentale - secondo il presidente Illy - questa
nuova mission dell'AREA di motore del trasferimento di tecnologie
in tutto il Friuli-Venezia Giulia" ma che poi potrebbe essere
messa a disposizione della "nuova Europa allargata ad Est con i
Paesi di prossima adesione".
A questo proposito il presidente, sottolineando la significativa
presenza del Gruppo Bracco in regione (il neonato centro ricerche
"Bracco Imaging" all'AREA e l'azienda di Torviscosa, nata nel
2002 e specializzata nella diagnostica medica), ha messo in luce
la difficoltÖ di parte dell'industria regionale di "nutrirsi di
conoscenze" nonostante la presenza di centri ed istituti di
ricerca.
"Occorre far comprendere alle imprese - ha aggiunto - la
necessitÖ dell'innovazione in azienda, che la Regione vuole
incentivare finanziariamente, per mantenere una competitivitÖ che
oggi forse dÖ qualche segnale di cedimento".
Il secondo progetto in via di costituzione all'AREA, che si
collega all'insediamento Bracco sul Carso triestino (il Gruppo
Bracco nasce a Milano nel 1927, con il nonno di Diana Bracco,
Elio, nativo di Lussino, mentre il padre Fulvio prima del
trasferimento a Milano compå i suoi studi liceali a Trieste), ß
il Centro di biomedicina molecolare, struttura consortile
pubblico/privata a cui oggi tra gli altri partecipano la Regione,
le UniversitÖ di Udine e Trieste e le Assicurazioni Generali.
Il Centro, ora in via di localizzazione nell'insediamento
dell'AREA a Basovizza ma in prospettiva anche al CRO di Aviano ß
finalizzato all'integrazione della ricerca genetica con le
esperienze biomediche e biotecnologiche giÖ forti in
Friuli-Venezia Giulia. Un'iniziativa, questa, nata sotto la
spinta dell'interesse manifestato dalla ricerca pubblica e da
realtÖ nazionali ed internazionali della finanza, dell'industria
farmaceutica e biomedicale, tra cui le industrie Bracco.
E Diana Bracco ha voluto sottolineare in quest'occasione la
costante crescita del Gruppo all'insegna dell'innovazione (il 16
per cento del fatturato 2001, oltre 1 miliardo di euro, ß
investito in questo settore) ma nel contempo anche l'esigenza che
la classe politica nazionale si convinca della prioritÖ per il
Paese delle attivitÖ di ricerca, sulla base di quella filiera
"ricerca eguale innovazione ed innovazione significa sviluppo"
che ancora non si ß riusciti a trasformare in fatti concreti.
ARC/Roberto Micalli