Aquileia, 27 lug - Fondazioni e consorzi sono gli istituti giuridici che meglio funzionano per la gestione autonoma dei beni culturali e la fondazione per Aquileia è un modello da seguire anche in altre aree del paese.
Sandro Bondi, ministro per i Beni e le Attività culturali, lo sottolinea nella sua visita oggi all'antica città romana e patriarcale, annunciando, insieme, un progetto nazionale per i più importanti musei e le più importanti aree archeologiche italiane, all'interno del quale far convergere risorse pubbliche e private su scelte di qualità.
I fondi, dice il ministro, sono insufficienti, ma spesso quanto c'era è stato disperso o speso male. Ora si cambia. Quest'anno, ad esempio, dei 40 milioni di euro di fondi Arcus (Agenzia interministeriale tra i dicasteri dei Beni culturali e delle Infrastrutture) la metà andrà proprio a musei ed aree archeologiche.
Punto fermo la distinzione tra tutela dei beni culturali, che rimane allo Stato, e la valorizzazione di musei e siti affidata a Fondazioni dove si concretizza proprio attraverso la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e le realtà private, la forma più vera di federalismo in questa Italia delle cento città.
Museo nazionale e Basilica: l'Aquileia romana e quella patriarcale sono state le tappe della giornata aquileiese di Bondi. Ad accoglierlo gli assessori regionali Roberto Molinaro e Vanni Lenna, quello provinciale Franco Mattiussi, il sindaco, nonché presidente per la Fondazione di Aquileia, Alviano Scarel, il presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Piero Camber, consiglieri regionali e sindaci.
Affidata al direttore Franca Maselli Scotti il percorso al Museo, mentre è stato l'arcivescovo di Gorizia, Dino De Antoni, a guidare il ministro alla scoperta della Basilica patriarcale che conserva nel suo enorme mosaico pavimentale il segno dell'età paleocristiana e quello di una complessa rete di rapporti tra Occidente e Oriente mediterraneo che è alla base della storia stessa di Aquileia.
La linea seguita dal ministro, sottolinea l'assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro, è la stessa che seguirà la Fondazione. Cioè qualificazione e promozione. L'impegno ad intervenire con i fondi Arcus può essere importante per questo giacimento culturale dove sino ad ora molto si è fatto per conservare, ma poco per promuovere. Ora l'obiettivo è questo, con ampie ricadute sul territorio come occasione di sviluppo e insieme di conoscenza dell'enorme patrimonio di storia e arte che Aquileia possiede.
Per Cividale del Friuli, infine, con la candidatura per l'inserimento nel progetto Italia Langobardorum tra i siti Unesco, Bondi ha annunciato che coinvolgerà il presidente Silvio Berlusconi per un importante sostegno all'iniziativa. ARC/ME