Udine, 23 lug - L'Amministrazione regionale costituirà entro il 2008 una task force per definire e coordinare le strategie più efficaci per accrescere - anche attraverso formazione e vigilanza - la sicurezza sui luoghi di lavoro e promuovere la cultura della prevenzione, con l'obiettivo di ridurre drasticamente l'incidenza degli infortuni sul lavoro.
Si tratta di un coordinamento previsto dalle normative nazionali che di fatto rilancia l'attenzione del Friuli Venezia Giulia su questi temi e di cui faranno parte, insieme alla Regione, diversi soggetti: tra questi, Enti locali, associazioni imprenditoriali, organismi sindacali, Aziende sanitarie, Agenzie del Lavoro e della Sanità, Inail, Ispesal (Istituto superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro), Anmil (Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro).
La decisione è stata assunta oggi a Udine, in occasione dell'incontro in cui i presidenti di Anci FVG, Gianfranco Pizzolito, Federsanità Anci FVG, Giuseppe Napoli, Adele Pino per l'Unione delle Province, e i rappresentanti delle segreterie regionali di Cgil (Giuliana Pigozzo), Cisl (Maurizio Cappellin) e Uil (Fernando della Ricca), hanno illustrato all'assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic (delegato dal presidente Renzo Tondo) il progetto di fattibilità del Protocollo d'intesa su "Lavoro: qualità e sicurezza", siglato lo scorso febbraio, e l'attivazione di un Forum permanente, focalizzato su queste problematiche.
Da parte loro i presidenti di ANCI, Pizzolitto, e Federsanità ANCI FVG, Napoli, hanno evidenziato l'impegno dei Comuni per questi temi che toccano l'impegno civico, a partire dalla realizzazione di iniziative di formazione per i dipendenti e di coinvolgimenti dei cittadini.
Il progetto, illustrato dal direttore dell'Azienda per i servizi sanitari "Bassa friulana", Roberto Ferri, prevede - tra i punti qualificanti - di istituire un coordinamento tra istituzioni ed enti; di sviluppare un'attività di formazione ed informazione per promuovere la cultura della sicurezza; di coinvolgere il sistema sanitario per accentuare le iniziative di prevenzione e rafforzare la vigilanza; di rivedere le procedure sugli appalti, superando la logica del massimo ribasso per riuscire a valutare anche qualità e sicurezza.
In sostanza occorre contribuire a creare, come ha messo in evidenza Kosic, che ha recepito i contenuti del progetto, un "ambiente sicuro" ed è necessario "investire sulle persone per favorirne competenze e conoscenze, e costruire delle barriere per prevenire i pericoli".
Per Kosic, che ha assicurato l'impegno della Giunta regionale e sollecitato il coinvolgimento di altre rappresentanze e sindacati attualmente non presenti, "ci sono tutte le premesse per lavorare assieme, condividendo contenuti e responsabilità".
Nel corso dell'incontro sono stati anche anticipati i contenuti dell'"Atlante sugli infortuni sul lavoro", documento di analisi predisposto dall'Agenzia regionale per la sanità con l'intento di fornire idonei strumenti per poter leggere correttamente un fenomeno complesso e saperne valutare gli aspetti quantitativi e qualitativi.
Un documento dal quale, queste le anticipazioni, emerge comunque, pur nella gravità della situazione, una progressiva diminuzione degli infortuni nel periodo preso in esame, ovvero dal 2001 al 2006. Rimane tuttavia elevata l'incidenza nell'edilizia e nella metalmeccanica, mentre ad essere coinvolti sono sempre più i lavoratori stranieri immigrati. Crescente anche la rilevanza della sicurezza stradale, ovvero degli incidenti per o dal posto di lavoro.
ARC/PPD