INDUSTRIA: TONDO A PORDENONE, BASTA COMPETIZIONE INTERNA

Pordenone, 24 lug - Unità regionale a tutti i livelli e pragmatismo sono condizioni essenziali per rilanciare il Friuli Venezia Giulia, affrontando con un approccio pragmatico e non ideologico tutte le questioni centrali per il territorio. La linea di condotta generale è stata presentata dal governatore della Regione, Renzo Tondo, nel corso di un incontro all'Associazione industriali di Pordenone con il presidente Maurizio Cini e buona parte del consiglio direttivo. Accompagnato dai consiglieri regionali Franco Dal Mas e Antonio Pedicini, Tondo ha annunciato che non saranno più istituiti Osservatori sulle questioni importanti per la regione, preferendo confronti più concreti ed efficaci per giungere a soluzioni reali. In un momento di palese difficoltà per l'economia a livello nazionale ed internazionale, ha evidenziato Tondo, il Friuli Venezia Giulia non può più permettersi approcci esclusivamente ideologici e nemmeno quella competizione interna che, utile in epoche diverse, adesso rischia di annullare la forza d'impatto dell'intera regione. Nella provincia più industriale dell'estremo Nordest, una delle 15 più industrializzate d'Italia come illustrato da Cini, dove il 40 p.c. del reddito proviene da questo comparto ed in particolare (31 p.c. complessivo) dal settore metalmeccanico, sembra una stonatura la posizione di estrema retrovia di Pordenone rispetto alla crescita nazionale di infrastrutture. "Sulle 3 I (innovazione, internazionalizzazione e infrastrutture) ci impegneremo a fondo - ha assicurato il governatore - ma da Pordenone giunge chiaro il messaggio che l'iniziativa imprenditoriale è un motore determinante per il Friuli Venezia Giulia".