Trieste, 22 lug - Le minoranze italiane in Slovenia e Croazia avranno un ruolo attivo nel processo di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia nell'area dell'ex Yugoslavia, divenendo un vero e proprio motore di sviluppo per l'economia dell'estremo Nordest all'insegna della competenza e della concretezza, condizioni essenziali per costruire l'Europa attorno al consenso.
La proposta del presidente della Regione, Renzo Tondo, è stata accolta favorevolmente da Furio Radin, deputato della minoranza italiana al Parlamento croato, e dal presidente della Giunta esecutiva della Comunità italiana, Maurizio Tremul, nel corso di un incontro svoltosi oggi a Trieste.
"Le nostre minoranze all'estero - ha affermato il governatore - possono essere un elemento dinamico di sviluppo e di integrazione sociale, oltre che un ponte per gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia che intendono investire nei Balcani".
Tondo, Radin e Tremul hanno comunque affrontato molti temi relativi alla presenza italiana in Slovenia e Croazia, rimandando i dettagli alla riconvocazione della Commissione mista ita-slo, e dei relativi tavoli tecnici bilaterali, che il presidente della Regione ha annunciato per settembre.
Il governatore ha anche auspicato l'allargamento del confronto diretto alla realtà croata, sempre in forma bilaterale e partendo dai rapporti già instaurati con le contee istriana e litoraneo-montana, riscontrando la disponibilità di Radin a supportare l'iniziativa.
Nello zapping sui vari ambiti di collaborazione, si è parlato anche del ritorno di Radio e Tele Capodistria sul satellite, di una maggiore diffusione de La Voce del Popolo sul territorio regionale e soprattutto della sinergia in ambito socio-sanitario.
A questo proposito, è stato chiesto a Tondo di valutare la possibilità di consentire agli anziani del Friuli Venezia Giulia l'utilizzo convenzionato della nuova casa di riposo di Pola, struttura annunciata come all'avanguardia e dotata dei migliori confort.
Trieste, 22 lug - Le minoranze italiane in Slovenia e Croazia avranno un ruolo attivo nel processo di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia nell'area dell'ex Yugoslavia, divenendo un vero e proprio motore di sviluppo per l'economia dell'estremo Nordest all'insegna della competenza e della concretezza, condizioni essenziali per costruire l'Europa attorno al consenso.
La proposta del presidente della Regione, Renzo Tondo, è stata accolta favorevolmente da Furio Radin, deputato della minoranza italiana al Parlamento croato, e dal presidente della Giunta esecutiva della Comunità italiana, Maurizio Tremul, nel corso di un incontro svoltosi oggi a Trieste.
"Le nostre minoranze all'estero - ha affermato il governatore - possono essere un elemento dinamico di sviluppo e di integrazione sociale, oltre che un ponte per gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia che intendono investire nei Balcani".
Tondo, Radin e Tremul hanno comunque affrontato molti temi relativi alla presenza italiana in Slovenia e Croazia, rimandando i dettagli alla riconvocazione della Commissione mista ita-slo, e dei relativi tavoli tecnici bilaterali, che il presidente della Regione ha annunciato per settembre.
Il governatore ha anche auspicato l'allargamento del confronto diretto alla realtà croata, sempre in forma bilaterale e partendo dai rapporti già instaurati con le contee istriana e litoraneo-montana, riscontrando la disponibilità di Radin a supportare l'iniziativa.
Ricordando l'apertura politica del sottosegretario agli Interni, Nitto Palma, rispetto ad una gestione diretta ed autonoma delle competenze sulle minoranze regionali all'estero, Tondo ha definito questa prospettiva un perfetto esempio di federalismo.
"Si tratterebbe di un'evidente semplificazione burocratica che sposiamo totalmente", hanno assicurato Radin e Tremul, rimarcando però l'esigenza di una legge nazionale di interesse permanente che garantisca risorse certe alle comunità di italiani in Slovenia e Croazia.
Nello zapping sui vari ambiti di collaborazione, si è parlato anche del ritorno di Radio e Tele Capodistria sul satellite, di una maggiore diffusione de La Voce del Popolo sul territorio regionale e soprattutto della sinergia in ambito socio-sanitario.
A questo proposito, è stato chiesto a Tondo di valutare la possibilità di consentire agli anziani del Friuli Venezia Giulia l'utilizzo convenzionato della nuova casa di riposo di Pola, struttura annunciata come all'avanguardia e dotata dei migliori confort.