Lubiana, 2 set - La Slovenia ß particolarmente impegnata, anche
in vista del suo prossimo ingresso nell'Unione europea, nel
completamento e nell'ammodernamento della propria rete
autostradale e ferroviaria. In questo contesto ß sinceramente
interessata a nuovi concreti passi avanti per la realizzazione
della Maribor-Pince (al confine con l'Ungheria, ndr), la tratta
mancante di 87 chilometri lungo l'asse autostradale del
Corridorio 5. E' quanto emerso oggi nel corso dei colloqui che il
presidente della Regione, Riccardo Illy, accompagnato dagli
assessori Sonego (ViabilitÖ e Trasporti), Beltrame (Rapporti
internazionali) e Antonaz (IdentitÖ linguistiche) ha avuto oggi a
Lubiana con il ministro degli Affari esteri, Dimitri Rupel, e
della ViabilitÖ, Jakob Presecnik, presente l'ambasciatore
italiano Norberto Cappello.
Nella prospettiva della costruzione di questa tratta ß vista con
favore l'ipotesi, formulata dal Friuli-Venezia Giulia, della
costituzione di una societÖ mista tra le Autovie Venete e la DARS
(la societÖ autostradale slovena). Pertanto il Parlamento sloveno
- l'annuncio ß stato del ministro Presecnik - ha giÖ all'esame
una riorganizzazione su base legislativa della DARS, che consenta
questa collaborazione. In questo modo, affiancando capitali
"stranieri" a quelli sloveni, sarebbe possibile abbreviare i
tempi di ultimazione di questo asse che il "Programma nazionale
sloveno per la costruzione di autostrade" indica appena al 2010.
Una data che il presidente Illy ha però giudicato, non senza
preoccupazione, "troppo lontana, perchá l'integrazione europea
non si fa senza adeguate infrastrutture".
Nel corso del vertice, il primo tra la nuova Giunta Illy ed il
Governo sloveno, a suggellare rapporti che il ministro Rupel ha
definito "eccellenti", quello dei trasporti ß stato, anche se non
certamente l'unico, un tema importante. In questo contesto Illy
ha tra l'altro ribadito l'interesse del Friuli-Venezia Giulia al
collegamento ferroviario tra il porto di Trieste e quello di
Capodistria, visto con favore anche dal Governo italiano. Secondo
il presidente della Regione esso favorirebbe l'integrazione dei
due scali (che giÖ vede la partecipazione di Luka Koper alla
gestione del terminal contenitori di Trieste), consentirebbe a
quello di Capodistria di avere in tempi brevi un ideale secondo
binario fino a Divacia in attesa del raddoppio di quella tratta
(che il Governo sloveno anche oggi ha indicato come opera
prioritaria), e costituirebbe uno sbocco verso occidente per le
ferrovie slovene.
"Auspico -ha detto Illy, riferendosi alle due opere - che esse
possano essere realizzate in parallelo entro due o tre anni".
E se il completamento dell'autostrada lungo il Corridoio 5 ß
fondamentale soprattutto per il trasferimento delle persone,
considerato che l'allargamento della UE significherÖ anche "74
milioni di potenziali turisti che potrebbero arrivare in Slovenia
e in Friuli-Venezia Giulia", indispensabile per Illy ß investire
pure nell'ammodernamento della rete ferroviaria, su cui devono
viaggiare le merci. In territorio sloveno, lungo l'asse del
Corridoio 5, vi sono però ancora una novantina di chilometri non
elettrificati. E la Slovenia potrebbe accedere a finanziamenti
europei previsti ad hoc.
La delegazione del Friuli-Venezia Giulia nel corso della
mattinata ha incontrato anche il presidente della Repubblica
Janez Drnovsek, e ha preso poi parte ad un pranzo di lavoro
offerto dal presidente del Governo sloveno, Anton Rop, per una
visita istituzionale che Illy ha giudicato "assai proficua". Non solo trasporti e infrastrutture nel quadro
degli incontri che la delegazione del Friuli-Venezia Giulia ha
avuto oggi a Lubiana. Sono stati affrontati infatti diversi altri
temi che riguardano "la collaborazione ed il futuro di questi due
territori - come ha detto Illy - che ci vede sempre più legati,
specie dopo il maggio 2004 con l'adesione della Slovenia alla EU,
offrendoci delle opportunitÖ straordinarie che dovremo saper
sfruttare al meglio".
Una forte sottolineatura ß stata data alla questione della tutela
delle minoranze. In proposito Illy ha ricordato di essere sempre
stato favorevole all'approvazione di una legge di tutela della
minoranza linguistica slovena in Italia. "Era indispensabile
farlo prima dell'allargamento ad Est della Ue. E oggi siamo nelle
condizioni di dare piena attuazione a questa legge" - ha
annunciato Illy, incontrando la soddisfazione dei suoi
interlocutori. "E' chiaro che garantire un'adeguata tutela alle
minoranze ß presupposto fondamentale di una fattivo rapporto di
collaborazione, in quanto le minoranze costituiscono una
ricchezza e sono fattore di integrazione sempre più stretta".
Coså, a fronte della richiesta del ministro Rupel di riconoscere
ufficialmente le organizzazioni più rappresentative della
minoranza slovena in Italia (SKGZ e SSO), Illy confermato
l'orientamento positivo della Giunta. Tuttavia ha spiegato che
sono stati presentati dei ricorsi al TAR, "per cui dovremo
aspettarne gli esiti prima di formalizzarlo".
Si ß quindi parlato della questione dei lavoratori
transfrontalieri, sui cui la Slovenia si ß detta pronta a firmare
un primo accordo che possa poi sfociare in un'intesa interstatale
più completa.
Si ß anche accennato all'opportunitÖ di sfruttare la convenzione
quadro sulla cooperazione transfrontaliera sottoscritta a Madrid,
e che anche la Slovenia ha ratificato recentemente, per dar corpo
ad un accordo bilaterale tra Slovenia e Italia: esso potrebbe
svilupparsi, secondo la proposta del presidente del
Friuli-Venezia Giulia, in una collaborazione tra Enti locali
lungo tutto il confine in settori quali acqua, luce e gas,
rifiuti solidi urbani, trasporto pubblico locale, nonchá in tema
di sanitÖ tra aziende sanitarie regionali e ospedali sloveni per
offrire maggiore efficienza e qualitÖ dei servizi.
Non ß mancato infine un accenno alla zona economica marittima
proposta dalla Croazia. Slovenia e Friuli-Venezia Giulia si sono
detti concordi sul fatto che in proposito si debba fare rigoroso
riferimento alle norme europee. Illy ha anche aggiunto che nessun
accordo puo' essere raggiunto senza il coinvolgimento di tutti i
Paesi che si affacciano sull'Adriatico e ha comunque manifestato
la propria perplessitÖ sull'ipotesi di una riduzione, "o
addirittura cancellazione perchß l'Adriatico ß molto piccolo",
delle acque internazionali.
Il presidente Illy ha colto l'occasione fornita dalla vista
odierna anche per informare il ministro Rupel che il ministero
italiano degli Affari esteri ha avanzato la candidatura di
Trieste quale sede dell'EXPO tematico del 2008 che, "se accolta -
ha sostenuto - darebbe forte impulso anche all'economia slovena."
Pertanto ha chiesto - e ottenuto - il sostegno della Slovenia
alla candidatura. La visita della delegazione del Friuli-Venezia
Giulia in Slovenia si ß conclusa con un pranzo ufficiale offerto
dal primo ministro della Repubblica di Slovenia, Anton Rop, nel
corso del quale l'ospite si ß detto d'accordo sulla necessitÖ di
completare con la maggiore rapiditÖ possibile la tratta
autostradale in territorio sloveno che fa parte integrate del
Corridoio paneuropeo numero cinque.
Rivolgendosi a Illy, il Capo del Governo sloveno si quindi ß
impegnato personalmente ad accelerare l'iter governativo e
parlamentare che dovrÖ portare ad una modifica organizzativa e
statutaria della DARS (l'ente che gestisce il sistema
autostradale sloveno), tale da consentirne forme di
collaborazione con aziende straniere, fino alla costituzione di
societÖ miste.
Il riferimento era alla proposta formulata dalla Regione
Friuli-Venezia Giulia - e ribadita nel corso dei colloqui con i
ministri degli Esteri Rupel e dei Trasporti Presecnik - della
costituzione di una societÖ mista Autovie Venete-DARS, alla quale
secondo Illy potrebbero partecipare anche altri soggetti, quali
ad esempio la societÖ che gestisce l'autostrada Mestre-Padova.
Cio' permetterebbe di attivare maggiori risorse, che
garantirebbero un più rapido completamento della tratta di 87
chilometri tra Maribor ed il confine sloveno. Perchá anche al
primo ministro Rop la data indicata del 2010 appare veramente
troppo in lÖ nel tempo.
ARC/PPD