Udine, 17 lug - Favorire la crescita, tra le imprese del Friuli Venezia Giulia, di una "cultura dell'internazionalizzazione", per rafforzarne la capacità di competere sui mercati e di sviluppare le esportazioni. Russia, estremo oriente - con l'India e il Giappone - ma anche gli Emirati Arabi: queste le grandi aree cui ci si rivolge, con attività di promozione e formazione che riguardano, prevalentemente ma non solo, la meccanica, l'arredo legno, l'agroalimentare, la domotica.
E' l'obiettivo di una convenzione sottoscritta tra Regione e Istituto per il Commercio estero (ICE), i cui contenuti sono stati illustrati oggi a Udine dal vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, dal responsabile dell'ICE di Trieste, Franco Passaro, e dai rappresentanti delle quattro Camere di commercio della regione, soggetti chiamati ad attuare il progetto: i presidenti degli enti camerali di Udine, Giovanni Da Pozzo, e Pordenone, Giovanni Pavan, il vicepresidente di quello di Gorizia, Gianfranco Cappellari, e Maurizio Salce per Trieste.
La convenzione ha durata annuale ed è prevista nell'ambito dell'accordo quadro in materia di internazionalizzazione stipulato lo scorso novembre a Trieste, tra la stessa Regione e l'ICE, e consente l'avvio concreto delle diverse iniziative previste, dopo una fase di approfondimento delle caratteristiche dei mercati per affinare i progetti proposti dalle Camere di commercio e meglio definire e pianificare gli interventi. Nell'ottica, ha spiegato Ciriani, "di fare rete, in quanto solo agendo in maniera sinergica le diverse iniziative possono avere successo. Nel recente passato abbiamo ottenuto buoni risultati. Il programma che abbiamo predisposto - si è detto convinto l'assessore - offre buone garanzie per un ampio coinvolgimento delle imprese regionali".
Per l'attuazione dei progetti previsti dalla convenzione le risorse a disposizione ammontano complessivamente a circa un milione 280 mila euro, di cui 744mila a carico della Regione Friuli Venezia Giulia, che, ha rimarcato il direttore Passaro, è la prima del Nord Italia a concludere quest'anno l'iter per l'accordo. I dettagli delle singole iniziative da attuare nel quadro della convenzione tra Regione Friuli Venezia Giulia e Istituto per il commercio estero ICE sono stati illustrati dai rappresentanti delle quattro Camere di commercio che dell'accordo sono i bracci operativi.
Di competizione in tema d'innovazione nel design e promozione verso porzioni di mercato sempre più attente all'estetica del prodotto si occupa il progetto "The italian way of seating", per far conoscere all'estero il "made in friuli" della sedia. Prevista, in questo senso, anche una mostra itinerante che approderà ad una importante manifestazione fieristica di Mumbai, in India. Soggetto attuatore è la CCIAA di Udine, in collaborazione con gli altri enti camerali.
Ancora la Camera di Udine, in questo caso in sinergia con Area Science Park, cura il progetto "Friuli Venezia Giulia in the Emirates", finalizzato a promuovere il comparto regionale della domotica, nella logica della cosiddetta "casa intelligente" . Prevista anche una missione a Dubai e Abu Dhabi, in dicembre.
Gli enti camerali di Pordenone e Udine, insieme, proseguono invece in quella attività di promozione e sviluppo delle relazioni tra il Friuli Venezia Giulia e la Federazione russa, già svolte negli anni precedenti grazie a precedenti convenzioni con l'ICE.
Naturale prosecuzione di iniziative già avviate in passato è anche la promozione della struttura logistica regionale, curata dall'ente camerale di Trieste, seconda fase del "Logistic Promoter Network", ideato per formare e mettere a disposizione del territorio una figura professionale, il logistic promoter, in grado di promuovere il sistema regionale così come già accade nei porti del Nord Europa.
"La complessità delle azioni da attuare e dei paesi interessati rende infatti necessario - è stato fatto notare - accompagnare le imprese verso i nuovi mercati in un processo pluriennale, che parta dalla conoscenza dei mercati, per poi pianificare le azioni da intraprendere ed infine, anche organizzando missioni all'estero, incontrare gli interlocutori individuati".
Per sviluppare e promuovere i processi di internazionalizzazione delle aziende friulane verso l'Asia orientale è stato predisposto un altro progetto, di cui sono partner ancora le CCIAA di Udine e Pordenone. In questo contesto rientra un'iniziativa di formazione sul management giapponese, con un seminario in regione rivolto ad esperti della Japan Management Association.
Curato infine dalla Camera di commercio di Gorizia è il progetto "Incoming Vino e Territorio", che si concretizza per la quinta volta consecutiva ed è rivolto a operatori del settore, giornalisti e tour operator nell'intento di migliorare la conoscenza delle nostre produzioni vitivinicole e a favorirne la penetrazione sui mercati stranieri.
In tutti i casi si cerca di offrire alle imprese opportunità di sviluppo, con iniziative capaci di evidenziare l'originalità e le peculiarità delle produzioni locali. In questo senso "è importante - ha detto il direttore dell'ICE di Trieste, Franco Passaro - che si costruisca un clima di fiducia tra chi vuole partecipare agli eventi e chi li gestisce".
Nel corso dell'incontro di Udine l'assessore regionale alle Attività produttive Luca Ciriani ha infine ricordato che, oltre alle iniziative previste in convenzione, e quindi anche con il supporto finanziario dell'ICE, la Regione provvede a sostenere esclusivamente con proprie risorse altri progetti di internazionalizzazione, attuati sempre dalle Camere di Commercio. Per il 2008 sono stati finanziati con un totale di 800mila euro interventi per lo sviluppo dell'aeroporto di Ronchi, delle relazioni con la Serbia, per favorire opportunità commerciali e di affari negli Stati Uniti, in Canada, nell'Europa Nord Orientale, in quella centrale e dell'Est, nonché verso l'area mediterranea e ancora verso l'India. ARC/PPD